Lettere
stampa

emergenza sanitaria nel mondo

Covid e Mozambico. Padre Sandro Faedi: "Se arrivasse qua, moriremmo come mosche"

I nostri missionari ci scrivono. È la volta di padre Sandro Faedi, originario di Gambettola, missionario della Consolata

Covid e Mozambico. Padre Sandro Faedi: "Se arrivasse qua, moriremmo come mosche"

Carissimi amici del Corriere Cesenate, è appena terminato il giornale radio delle 20 di oggi, 15 maggio 2020.

Il bollettino del Ministero della Salute annuncia che in Mozambico sono stati fatti fino ad oggi 5.361 tamponi, risultati negativi 5.242, contagiati 119, guariti 42. Nessun morto, grazie a Dio.

Di qua accompagniamo con apprensione e dolore tutto ciò che accade in Italia e altrove, così fortemente colpiti dal Coronavirus. Questo piccolo e insignificante virus che mette in ginocchio il mondo intero.

Le frequenti chiamate a e da Gambettola mi rassicurano che da noi la situazione non è stata grave. Ringraziamo il Signore.

Mi trovo nella diocesi di Nampula, al nord del Mozambico.

Spaventato dai numerosi contagi registrati nel vicino Sudafrica, col quale i rapporti di lavoro e commerciali sono vitali, il presidente della Repubblica, dal primo aprile ha dichiarato lo stato di emergenza per un mese, in tutto il paese. Prolungato poi il primo maggio fino alla fine di questo mese. Chiuse le scuole, proibite attività culturali, sportive, religiose, ricreative, con incontri superiori a 15 persone. Quindi anche le nostre chiese senza culto pubblico.

Si tratta di emergenza classe 3. Non c'è lockdown. Che non impedisce la libera circolazione, l’uscita delle persone, il commercio e il lavoro.

Ogni giorno il ministero della salute annuncia i tamponi realizzati e i nuovi contagi. Tutto è iniziato in marzo. Il sindaco di Maputo, tornato da un viaggio in Europa l´ha portato con sé, trasmesso poi alla moglie e ad altri. Grazie a Dio, già tutti sono guariti. L´altro nucleo iniziale è stato nell´estremo nord del paese, in un accampamento della Total: alcuni tecnici tornati dall´estero l´hanno trasmesso ai colleghi.

Le disposizioni del ministero obbligano all’uso della mascherina. La maggior parte fatta di tessuto. E la distanza sociale. E sul rimanere in casa!!

Come si vive questo momento in Mozambico? Senza angoscia. C´è coscienza che si tratta di un grave problema, ma forse non nostro, forse non ci raggiungerà.

Come ci si difende? Col rimanere in casa. Con il lavaggio delle mani con frequenza. In quale casa?  Nella periferia della città le case sono una appiccicata all'altra. L'unica fontana o pozzo, si trova non certo vicino…

Molta gente è in strada, va al lavoro, entra nei mezzi pubblici. Già tanti indossano la mascherina.

L'80 per cento dei mozambicani non ha un lavoro fisso e con stipendio. Vive di agricoltura, di espedienti, di lavoretti, di commercio informale. Dico l´ 80 per cento. Se non esce in strada per qualche servizio, per vendere nel mercato gli ortaggi, la frutta, i vestiti usati… cosa metteranno oggi sotto i denti i familiari? Il mercato informale realizzato per lo più dalle donne sostiene il grosso delle famiglie: frutto di una politica produttrice di marginalità.

L'economia in generale ne sta risentendo. Industrie e fabbriche sostenute dalle materie prime provenienti dall'estero, hanno chiuso o dimezzato il personale. Non parliamo del turismo e affini. Tutti gli hotel delle nostre spiagge sono chiusi: la Pasqua era il tempo migliore, come lo sarebbe da giugno in avanti….e gli impiegati a casa.

Il governo ha chiesto al Fmi (Fondo monetario internazionale) un sussidio di circa 70 milioni di dollari per affrontare la pandemia… Già se ne conosce la destinazione.

A noi missionari pesa assai il fatto di non poter uscire, visitare le comunità dei villaggi, incontrare i cristiani. La Pasqua e le Messe della domenica finora le abbiamo celebrate a porte chiuse, senza far sapere a nessuno…. Ma sempre incontriamo quella dozzina di persone che ci spiano per pregare con noi. E passano dalla sacrestia….

Riesco a incontrare piccoli gruppi di 8–10 catechisti per un po’ di formazione settimanale, all'aperto e distanti… da sgolarmi.

In Diocesi abbiamo la Radio Diocesana: ogni giorno trasmette la Santa Messa, il Rosario e momenti di formazione e preghiera. Aiuta molto i nostri cristiani a pregare in casa. I riti del Triduo pasquale sono stati trasmessi dalla Televisione per tutto il paese. Chi ha la TV ne ha approfittato, almeno in città.

I funerali nei villaggi sono celebrati dai catechisti. Le norme che permettono di riunire appena 15 persone, sono scritte… ma il morto non si lascia solo… il villaggio intero deve accompagnarlo! Morto è morto.

Quando, all’inizio, le disposizioni governative ammettevano appena un terzo dei passeggeri nei mezzi pubblici, gli autisti hanno scioperato: chi ci paga la benzina? E quindi si è tornati al sistema di sempre. Entrate che c è posto!  Per cui nel trasporto pubblico, la distanza sociale è un’utopia.

La nostra preghiera di ogni giorno. Con il mondo intero ieri, 14 di maggio, perche il Signore abbia misericordia e liberi l’umanità da questa pandemia, e che risparmi il Mozambico. Dovesse arrivare qui seriamente, moriremmo come mosche.

Noi abbiamo già i nostri virus autoctoni: Aids, Tbc, colera, malaria, mondezzai in ogni incrocio. La malaria ha ucciso un migliaio di persone nel 2019, morti in ospedali… e chi ha contato quelli che muoiono in casa, lontano dagli ambulatori? Una febbre, una malaria, una diarrea, una infezione… è morto!

È da dolore immenso la morte di tante persone anziane e giovani, in Italia, spesso nella solitudine, senza il calore di un familiare e la benedizione di un sacerdote.  Ciò mette in luce le nostre morti anonime in Mozambico: bambini, giovani, mamme, adulti… tanti e tanti. La morte qui è di casa.

Anche questa è una guerra da combattere. Ne sono certo: con l’aiuto del Signore, la vinceremo.

Padre Sandro Faedi

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Covid e Mozambico. Padre Sandro Faedi: "Se arrivasse qua, moriremmo come mosche"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento