Elezioni in Venezuela: scommettiamo che...

Caro direttore, sono disposto a scommettere, anche se è un azzardo: so già che domenica 6 dicembre, il governo di Maduro vincerà le elezioni in Venezuela. Ma la gente è contenta o non è contenta di Maduro? Meglio le briciole e qualche regalino ogni tanto che l’incertezza, il non sapere in che mani si cadrebbe. La gente sembra pensare proprio così. Vediamo. “Scusi, lei va a votare?” “Sì”, “e perché”? “Bueno, usted sabe… come faremmo senza i bonus, senza le borse di studio, senza le borse degli alimenti”.

Certo, certo, e coloro che non ricevono niente, che direbbero? Infatti, non dimentichiamolo, lo Stato non sa neppure dove abitano i venezuelani! Secondo la mia inchiesta, l’opposizione non parteciperà alle elezioni, ma perché? Risposta: “Prima di tutto sono state indette da due organi illegittimi: il Tribunale supremo e la Costituente”. Comunque – dico io - si può sempre votare per i partiti d’opposizione. D’accordo. Cerco sulla scheda i colori, i simboli dei partiti di opposizione: è vero, ci sono, però, c’è un ma… Mi dicono che tutti questi simboli sono stati comprati da ciavisti infiltratisi nel Consiglio elettorale. Perciò niente da meravigliarsi se il ciavismo vincerà tutti gli scanni del Parlamento. In realtà, ci saranno anche 20/25 deputati dell’opposizione: sono quelli che si sono venduti al regime, e cosi, di fronte agli occhi del mondo, le elezioni ne escono legittimate.

“Esatto, lei ha capito bene. Adesso comprende perché le elezioni sono una farsa; lo sono come lo sono state tutte quelle di prima, da Maduro in qua”. Finalmente capisco che l’opposizione non partecipa semplicemente perché – come dicono - non ci sono le condizioni e non c’è la possibilità che siano riconosciuti i risultati come tali, cioè senza l’intervento del Tribunale supremo o della “Costituente”, che di per sé non ha senso ed è formata da soli ciavisti. Andiamo ad interrogare i quattro milioni di venezuelani che sono fuggiti all’estero: senza fretta, le risposte arriveranno per posta! Infine, mi accorgo che ho dimenticato di interrogare le migliaia di persone che sono morte per mancanza di antibiotici, ma … non hanno parole! 

Don Derno Giorgetti, missionario fidei donum in Venezuela