Emergenza sanitaria e consegne
Foodstation, le preoccupazioni di chi si trova a maneggiare contanti
Sono un rider di Foodstation e scrivo in merito al vostro articolo del 23 marzo 2020 “Coronavirus, la start up Foodstation gestisce con ogni precauzione le consegne a domicilio”
Gentile direttore,
sono un rider di Foodstation e scrivo in merito al vostro articolo del 23 marzo 2020 “Coronavirus, la start up Foodstation gestisce con ogni precauzione le consegne a domicilio”.
Nello stesso si scrive che “Il pagamento avviene elettronicamente al termine della richiesta dell’ordine, per cui il contatto tra le persone è praticamente ridotto allo zero”.
Voglio far presente come, invece, l’opzione per il pagamento con il contante (veicolo del virus Covid-19) non sia mai stata tolta, né a marzo né ora. In molti casi, dunque, siamo costretti ad avvicinarci al cliente.
Un altro aspetto ambiguo del testo riguarda le mascherine. L’amministratore Lo Iacono afferma nell’articolo che ““Le frecce devono evitare il contatto diretto col ristoratore e cliente, per questo sono dotate di una mascherina, guanti e gel igienizzante”.
Dotate sì, ma voglio ribadire come l’azienda non ci abbia fornito nulla, né gel né guanti. I rider hanno provveduto da soli a mettersi in sicurezza.
Buona serata,
Lettera firmata
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