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Gli "Amici della collina" ai sindaci di Cesena e Roncofreddo: "A quattro mesi dall'alluvione poco o nulla è cambiato"

Le priorità sulle quali si chiede di "intervenire immediatamente senza attendere le piogge autunnali"

Via Rudigliano a giugno 2023 (foto: archivio Corriere Cesenate)

Il presidente Giuseppe Molino e la vicepresidente Teresina Lucchi del comitato "Amici della collina" rendono noto alla stampa quanto inviato nei giorni scorsi ai sindaci di Cesena Enzo Lattuca e di Roncofreddo Sara Bartolini. La lettera è stata indirizzata anche alla Provincia di Forlì-Cesena e alla presidenza della Regione Emilia Romagna. Di seguito, il testo.

***

Il Comitato "Amici della collina" - frazioni Diolaguardia, Oriola, Adriano e Montecodruzzo, costituitosi il 30 agosto 2023, fa seguito alla precedente già inviata in data 10 agosto per conto dei residenti nella quale si segnalava la preoccupazione dei cittadini per lo stato di grave pericolosità  in cui versano le strade collinari che potrebbe ulteriormente aggravarsi con  le prossime piogge autunnali e per le quali si chiedeva un intervento immediato. Purtroppo però a distanza di un altro mese e circa quattro dall'alluvione (ed escludendo i primi interventi  in massima urgenza per liberare le strade dalle frane), poco o nulla è cambiato e la preoccupazione dei residenti aumenta

Il Comitato segnala nuovamente alcune priorità assolute per le quali occorre intervenire immediatamente senza attendere le piogge autunnali che sicuramente ne appesantirebbero il quadro. Fra le priorità assolute segnaliamo: 

  1. sistemazione immediata della frana sulla Sp 101 in zona Montereale che insiste su metà carreggiata e le prime piogge potrebbero fare collassare anche l'altra metà se non si interviene tempestivamente. Si tratta di una strada di primaria importanza per le zone collinari perché consente di raggiungere i vari paesi di collina. Al momento la circolazione avviene in metà carreggiata passando con una ruota nel fosso che è stato riempito di terra e di recente anche con qualche badilata di catrame. Ma questo non è sicurezza per i cittadini ( peraltro il fosso servirebbe per far scorrere l'acqua). Non è  sicuro in considerazione anche del fatto che non conosciamo la tenuta della carreggiata esistente. È  solida? Voi spettabili Istituzioni pensate che i residenti possano passare l'inverno in questo modo? Se la strada collassa mentre passa qualcuno chi è responsabile? A breve inizia l'anno scolastico, l'autobus, ammesso che possa transitare, viaggia in sicurezza con i ragazzi?  Noi pensiamo di no.  Inoltre: ci siamo già  dimenticati la neve del 2012? Oggi sarebbe un ulteriore dramma, ma non si può escludere. Quindi le strade devono essere in sicurezza, è già passato troppo tempo e dobbiamo evitare il peggio.
  2. sistemazione di una frana molto pericolosa in carreggiata sulla Sp 75 in curva a Diolaguardia nei pressi del civico 1300. Anche qui parliamo di una strada strategica per i paesi di collina. Stessi rischi sopra citati con transito alternato (di recente finalmente regolato da semaforo). Inoltre in alcuni punti, da Diolaguardia verso Sorrivoli, deve essere ancora rimossa la terra franata in strada, cosa che ostacola anche la visibilità.
  3. messa in sicurezza della strada provinciale che da Oriola va verso Montecodruzzo (anche qui non è stata ancora rimossa la terra franata) e questo provoca non pochi problemi. Nel tratto sono aperte più voragini.
  4. messa in sicurezza della strada comunale via Rudigliano che va verso Ardiano anche nel tratto attualmente chiuso per assenza totale di manutenzione, così come il tratto della strada provinciale Monteleone.
  5. si segnala inoltre che, prima delle piogge autunnali, occorre nuovamente intervenire in alcuni punti della Sp 101 dove sono state sistemate le frane asportando la terra scesa in strada, ma i bordi (in alcuni casi costoni che speriamo si siano assestati e non crollino) hanno piante in bilico, sradicate e poco stabili che alle prime piogge potrebbero favorire nuove frane. Nelle nostra strade di collina occorre anche fare un minimo di manutenzione ordinaria prima dell'inverno (purtroppo cosa molto rara o quasi  assente), come tagliare le fronde delle piante che si piegano sulla carreggiata che con pioggia e neve si appesantiscono e crollano; occorre ripristinare le righe bianche a bordo strada, cosa molto importante per la circolazione invernale. Occorre anche chiudere le crepe sull'asfalto per evitare di incamerare acqua con conseguenti nuove frane. Sappiamo bene che questa alluvione ci ha drasticamente danneggiato e ci vorrà  tanto tempo per sistemare le cose e forse alcune non torneranno mai come prima, ma ci sono delle priorità assolute  per mettere  in sicurezza i cittadini.  Gli interventi sono estremamente urgenti per non penalizzare tutta la comunità collinare e in particolare le categorie più  fragili. Gli studenti che devono raggiungere i luoghi di scuola, gli anziani e i bisognosi di cure che potrebbero non riceverle.
  6. ultimo punto, ma non per importanza, il sostegno alle famiglie sfollate che vivono in uno stato di totale disagio anche economico per le spese che personalmente devono sostenere a cui ora si somma anche  l'affitto. Vogliamo nuovamente sottolineare l'importanza dei vari punti segnalati ai quali confidiamo venga data la giusta attenzione da parte delle Istituzioni per evitare che le zone collinari restino nuovamente isolate alle prime piogge e siamo disponibili a qualunque sereno confronto.
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