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Cesenatico

L'impegno della pastorale dei lavoratori dello spettacolo viaggiante

Il racconto di una visita al Circo Busnelli "Niuman"

Il circo a Cesenatico

Pubblichiamo di seguito un intervento del diacono Ettore Rossi, direttore dell'ufficio diocesano Migrantes.

***

Caro direttore,

alle 9 di lunedì 16 agosto mi sono recato a Sant’Angelo di Gatteo, alla Casa Fracassi, come concordato il giorno precedente, suonando al campanello della stanza di don Silvano Ridolfi. In qualità di delegato del vescovo per la pastorale dei lavoratori dello spettacolo viaggiante (circensi, lunaparchisti, fieranti, ecc.), quale suo successore, gli avevo proposto di accompagnarmi a far una visita al circo e al luna park presenti in questo periodo di caldo afoso a Cesenatico.

Per tanti anni, don Silvano ha collaborato con la fondazione Migrantes (organo della Cei) che si occupa, oltre che di immigrati ed emigrati (celebreremo il 26 settembre la loro Giornata mondiale), anche dei lavoratori degli spettacoli viaggianti, dei rom, dei sinti e altri nomadi, e quindi la sua esperienza sacerdotale poteva meglio qualificare la mia presenza.

Il Circo Busnelli “Niuman” in via Litorale Marina è stato presente a Cesenatico con spettacoli dal 10 al 22 agosto. Un ritorno nella nostra città dopo tanti anni di assenza. Appena scesi dall’auto, abbiamo scorso due persone proprio all’ingresso del circo. Uno dei due era proprio il signor Arcangelo Busnelli, titolare e fondatore della struttura, ancora in attività di clown. E neanche a farlo apposta, nell’apprendere che c’era don Silvano, già parroco a Cesenatico dal 1990 al 2006, il signor Busnelli, raggiante in volto, ha salutato con immenso piacere il sacerdote che negli anni ‘90 ha seguito religiosamente, spiritualmente e sacramentalmente i suoi figli Elisabeth, Angel, in particolare David, ora intestatario del circo, quando questi frequentavano l’Accademia del circo, diretta dal compianto Egidio Palmiri, un’istituzione del mondo circense, allora con sede a Cesenatico nel nostro territorio parrocchiale.

Il signor Busnelli ci sottolineava le difficoltà del presente momento, tanto da non poterci presentare i propri figli, già alunni, ora artisti a pieno titolo, poiché impegnati in opera pubblicitaria nel paese al fine di vendere biglietti per i loro spettacoli. Ricordo che in passato la pubblicità della presenza del circo era caratterizzata da un tappezzare la città di manifesti, con affissioni, cartelloni sandwich agli alberi, alle aste dei lampioni e un pavesare di striscioni e bandiere le strade e con fracasso svegliare la città con clown ed elefanti in corteo: altri tempi sicuramente.

Gli abbiamo consegnato la rivista della Fondazione con pagine dedicate al suo circo Niuman e, oltre al nostro opuscolo con tutti gli orari delle sante Messe nelle nostre chiese ed altre proposte religiose, gli abbiamo donato un rosario con l’immagine della nostra Madonna portata a ferragosto a bordo del “Luna” in mezzo al mare, chiedendo la sua protezione per tutta la famiglia circense. Abbiamo accolto con piacere il suo invito a partecipare allo spettacolo serale e ci siamo congedati augurandogli tanto successo su tutti i fronti e pregandolo di salutare per nostro conto i suoi figli.

A circa un chilometro di distanza abbiamo incontrato due persone titolari di strutture di divertimento del luna park di Valverde in viale Carducci, che da tempo “giocondano” la nostra città per la gioia di ragazzini e bambini. Con sorpresa, abbiamo appreso che un titolare di una giostra è di Santarcangelo di Romagna e l’altro, responsabile organizzativo dell’intero luna park, è proveniente da Cesena, parrocchia di San Mauro in Valle. Dopo alcuni scambi di informazioni che sicuramente renderebbero interessante ogni approfondimento, abbiamo consegnato anche a loro il nostro materiale religioso e li abbiamo salutati e ringraziati per la cortese accoglienza, lasciandoci alle spalle le tante case mobili abitate (roulotte, camper ecc.) che rappresentano il motivo della presenza della Chiesa anche per queste persone itineranti.

A fine mattinata ho riaccompagnato don Silvano a Casa Fracassi, con l’impegno di proseguire il nostro itinerario pastorale anche nei confronti di alcune presenze rom e sinti nella nostra diocesi, cercando di “portare a tutti la gioia del Signore Risorto” (vescovo Douglas).

Da sinistra, don Ridolfi, il signor Busnelli e il diacono Rossi

Da sinistra, don Ridolfi, il signor Busnelli e il diacono Rossi

Ettore Rossi

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