Lettere
stampa

posta in redazione

La lettera di Natale: "Non può essere negato tutto ai giovani per essere permesso tutto agli anziani"

Al direttore scrive Francesco Ciotti, pediatra e neuropsichiatra infantile: "Ogni governo generale o locale dovrebbe pensare solo a quali strategie adottare perchè nel 2021 subito i giovani possano tornare nelle scuole, nei ristoranti, nei luoghi del turismo e dello spettacolo senza perdere un minuto".

Foto archivio Sandra e Urbano

Caro Francesco, tanti auguri di buone feste e riflessioni sull'anno che verrà. Per molti, come sempre accade, il nuovo anno non ci sarà. Sono i morti da covid ma anche i morti a causa del covid. Penso al ragazzo suicida nel cinema di Savignano. La depressione giovanile c'è sempre stata, è vero.

Ma solo un cieco potrebbe non vedere il disagio profondo dei nostri figli e dei nostri nipoti, costretti a casa, lontano dai propri compagni di scuola, compagni di sport, compagni di vita e a volte compagni di lavoro, dato che campi di lavoro molto ambiti dai giovani come turismo e spettacolo sono chiusi.

Purtroppo io, non solo come nonno e come padre, ma anche come esperto del campo, incontro ogni giorno questa sofferenza e, ti confesso, provo un profondo senso di colpa. Penso davvero che, soprattutto in Europa, soprattutto negli ultimi vent'anni, le vecchie generazioni abbiano peccato di un grande egoismo verso le generazioni giovani cui sono stati negati gli spazi e le opportunità, che noi avemmo e anche conquistammo negli anni '70.

Il Covid ha portato questa tendenza all'estremo e chi pensa di reagire a una nuova ondata o a una resistenza al vaccino con un nuovo lockdown è o folle o irresponsabile per il futuro del paese. Ogni governo generale o locale dovrebbe pensare solo a quali strategie adottare perchè nel 2021 subito i giovani possano tornare nelle scuole, nei ristoranti, nei luoghi del turismo e dello spettacolo senza perdere un minuto.

Il virus pone a rischio reale di vita i soggetti sopra i 60 e i soggetti con patologie. Occorre garantire la sicurezza di questi e la vita degli altri. Chi è in pensione come me deve stare in casa, evitare i contatti e vaccinarsi il prima possibile. Chi come scelta individuale non si vaccina si pone automaticamente al di fuori della comunità e costituisce di fatto un rischio per la vita sociale e sanitaria di tutta la sua comunità.

Deve perciò affrontare responsabilmente le conseguenze della sua scelta che pongono a rischio la sua salute, la salute degli altri e la tenuta dei servizi sanitari di cura e quindi rinunciare e alle relazioni sociali e alle prestazioni pubbliche del servizio sanitario nazionale. Non può essere negato tutto ai giovani per essere permesso tutto agli anziani. Semmai in un Paese che guarda al futuro, una simile realtà dovrebbe essere semplicemente capovolta.

Ciao.

Francesco Ciotti

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
La lettera di Natale: "Non può essere negato tutto ai giovani per essere permesso tutto agli anziani"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento