Lettere
stampa

Resistenza

La voce dell'VIII Armata accompagnò i cesenati fino al giorno della Liberazione

La voce di don Lorenzo nel ricordo di chi c'era

Un giovane don Lorenzo Bedeschi (Bagnacavallo 1915 - Bologna 2006), cappellano militare e resistente nella guerra di Liberazione, portavoce di Radio libera al fronte

Se la famosa "Radio Londra" da noi abusivamente e sempre rischiosamente ascoltata, operava fin dal 1939 sull'Italia cercando di informare gli italiani su che cosa stava realmente succedendo nel nostro Paese e nel mondo con trasmissioni che nel 1943 ebbero una durata giornaliera che superava le 4 ore (in genere l'ascolto partiva per noi dalle 22 avendo come sigla le prime note della sinfonia di Beethoven), dopo l'Armistizio dell'8 settembre dello stesso anno, cominciò a funzionare un'emittente la cui idea era quella di risalire l'Italia accompagnando tutta l'avanzata delle Truppe Alleate. Una voce libera che riempiva il vuoto di notizie sulle situazioni in continuo divenire che non era possibile altrimenti conoscere.

Era il Gruppo Radiomobile B4 che apriva tutte le trasmissioni annunciando: "Questa é  la voce dell'VIII Armata che vi parla dal fronte". Quando l'avanzata si apprestava a superare la famosa "linea gotica" che dall'Adriatico (Pesaro-Rimini) attraversava tutta l'Italia fino al Tirreno, la stazione radiomobile aveva innalzato la sua grande antenna proprio a Pesaro e a noi giungevano chiarissime quelle parole introduttive ancora così vive nelle orecchie della nostra mente che ascoltavamo dalle vecchie Allocchio-Bacchini, apparecchi a valvole che solo pochi potevano permettersi di avere, per cui spesso si formavano in giro capannelli in ascolto.

Non c'erano ormai più i severi controlli polizieschi, i fascisti responsabili erano quasi tutti scappati in alta Italia, parecchi con le proprie famiglie nel timore di vendette e quant'altro. Le truppe germaniche arretrando lentamente e faticosamente coi loro mezzi, cercavano combattendo la via d'uscita verso il Brennero, per cui quegli ascolti erano ormai un fatto del tutto marginale e trascurabile in una situazione generale di grande caos e confusione. E tutti avevano gran sete di notizie e soprattutto di notizie confortanti. Tutti attendevano la liberazione dal nazifascismo e la fine dei bombardamenti.

"Questa è la voce dell'VIII Armata che vi parla dal fronte". Quella voce di introduzione ai bollettini, ferma e chiara era di don Lorenzo Bedeschi, un prete romagnolo nato a Bagnacavallo nell'agosto 1915 da umile famiglia contadina. Sarà, negli anni a seguire, storico italiano, docente universitario, studioso del modernismo cattolico che nell'Università di Urbino, retta da Carlo Bo, accompagnerà alla laurea tanti giovani studenti e fra essi diversi cesenati. Il suo antifascismo lo aveva manifestato subito nella sua prima predica da prete neo consacrato tenuta a Rassetta in una chiesa non distante da casa sua. Si beccò una denuncia dal federale di Ravenna e fu il vescovo Bovelli di Ferrara che, intervenendo, lo "spedì " a Roma e gli permise così di concludere gli studi all'Università Gregoriana. Scoppiata la guerra, don Lorenzo partì come cappellano militare assegnato all'83mo Reggimento fanteria, divisione "Venezia" partecipando alla Campagna di Grecia e Jugoslavia. L' 8 settembre rientrò in Italia dal Montenegro, si unì subito al movimento antifascista, partecipando alla Resistenza nel Corpo italiano di Liberazione affiancando gli Alleati e guadagnandosi anche una medaglia d'argento al valor militare.

In quanto al Gruppo Radiomobile di cui fece sempre parte il Nostro, da Pesaro fu spostato a Cesenatico, acquartierato nella colonia marina "Nazario Sauro", da dove trasmise durante tutta la fase invernale che fu di stasi bellica, voluta principalmente dal generale Alexander. Potenziatasi nel corso dei mesi, la trasmittente nel suo complesso era sistemata in quel tempo su cinque pesanti carrozzoni, controllati e costantemente vigilati da pattuglie partigiane armate. Successivamente, con la ripresa a primavera delle operazioni belliche, fu spostata a Ferrara, quindi a Udine e, nel giugno 1945 a Italia liberata, il tutto fu consegnato a Radio Trieste.

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
La voce dell'VIII Armata accompagnò i cesenati fino al giorno della Liberazione
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento