posta in redazione
Un lettore scrive: "Sono preoccupato per i giovani di oggi. Cosa non hanno?"
Le domande di un adulto davanti alle risse dei giorni scorsi
Caro direttore,
dopo aver letto le ultime notizie della mega-rissa organizzata nel varesotto (e poi allargata in altre parti d'Italia) dai giovani sui social (versione flash-mob) che si sono dati appuntamento in un determinato posto di una città, alla faccia delle regole della restrizione e della sicurezza, e "suonarsele a sangue", ti chiedo, perché io non trovo risposta? Dove stanno andando i giovani di oggi.. cosa frulla nella loro testa, cosa manca a loro?Per non parlare di quel ragazzo che ha sfregiato il volto della amichetta per farla somigliare a Joker. Ma diamo i numeri? Cosa ci sarà di bello e di affascinante da emulare nel personaggio di un delinquente? Risuona ancora l'eco delle grida a Roma del giovane ucciso da due o più ragazzi, colpevole di essere un ragazzo di colore intervenuto a difendere un compagno. Francesco, sono sempre più preoccupato. Non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo però rassegnarci né abbatterci perché sarebbe la fine.
Grazie come sempre dell'ospitalità.
Massimo Pieri - Pepe
Carissimo Pepe, non ho ricette nè soluzioni facili in tasca. Abbozzo una risposta ai tuoi quesiti partendo dalla tua domanda: cosa manca a loro? Forse qui può stare il punto: cosa manca che già non hanno? Ma se a una persona togli il desiderio, cosa rimane ancora da esplorare, se non la trasgressione? Ripeto, il mio è un tentativo di risposta. Per il resto mi interrogo anch'io, come genitore, ma come te non dispero. Anche perchè per alcuni giovani che occupano le pagine di giornali e tg, tanti altri, nel silenzio, contribuiscono a ricostruire questo nostro Paese. E sono certo che lo renderanno migliore rispetto a come lo stiamo consegnando loro in eredità.
Alla prossima.
Francesco Zanotti
zanotti@corrierecesenate.it
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