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17 marzo: anniversario dell'Unità d'Italia, inaugurato monumento ai caduti

Tanti i gambettolesi al taglio del nastro del tempietto, fresco di restauro, eretto nel 1927 in piazza Cavour per ricordare le vittime della Grande Guerra

Di spalle il sindaco Roberto Sanulli e quello dei ragazzi Greta Lunedei (foto Mv)

Inaugurato la mattina di oggi, sabato 17 marzo, anniversario dell’Unità d’Italia, il monumento ai caduti in piazza Cavour a Gambettola, fresco di restauro.

I lavori, iniziati lo scorso novembre, sono stati eseguiti dalla ditta “Laboratorio del restauro srl” di Ravenna e sono costati al Comune 50 mila euro.

Il tempietto di marmo, voluto dai gambettolesi per ricordare le vittime della Grande Guerra, eretto nel 1927, fu inaugurato il 4 novembre 1928. Diversi da allora gli interventi di restauro, le cui date sono state scolpite su una lapide: 1949, 1995 e 2018. Dal 1949 il monumento è dedicato alla memoria dei caduti di tutte le guerre. In alcuni punti è rimasto volutamente sbrecciato, a ricordo dei danni subiti dal passaggio del fronte.

Tanti i gambettolesi presenti oggi alla cerimonia, così come gli studenti delle scuole medie. A loro, rappresentati dal “sindaco dei ragazzi” Greta Lunedei, il primo cittadino Roberto Sanulli ha dedicato un particolare saluto invitandoli all’impegno civile e a “evitare che si verifichino forme di violenza”.

L’architetto progettista del restauro Pino Montalti ha parlato del monumento, sottolineando che “si rifà alle tombe dei Glossatori della Scuola bolognese, ascrivibili al Tredicesimo secolo”. “Il cromatismo del monumento, formato dal marmo rosso di Verona utilizzato per la base e per le strutture del primo livello, dal più chiaro marmo Biancone e dal verde della parte sommitale, rimanda al tricolore della bandiera italiana, emblema della nostra identità nazionale”.

Dedicate all’Unità d’Italia le parole di Marco Musmeci della Soprintendenza di Ravenna: “La prima guerra mondiale e le trincee hanno unificato gli italiani. Il monumento è qui come segno non come ornamento”.

Prima del taglio del nastro, la benedizione del parroco don Tonino Domeniconi e gli interventi musicali e canori della banda “Città di Gambettola” e del gruppo degli alpini.

Don Tonino benedisce il monumento restaurato

Le celebrazioni che Gambettola dedica al centenario della fine della prima guerra mondiale proseguiranno giovedì 22 marzo al centro culturale “Fellini” con una serata dedicata a “la Grande Guerra e Caporetto” raccontati da Guido Pedrelli.

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