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Parrocchia

Budrio di Longiano, catechismo con il falegname

L'ex parroco don Sergio Orlandi e l'artigiano Giancarlo Sama domenica scorsa hanno accolto i bambini di seconda elementare

Catechismo in chiesa a Budrio

Domenica 20 febbraio il gruppo di catechismo della seconda elementare della parrocchia di Budrio di Longiano si è ritrovato in presenza dopo l’interruzione dovuta al Covid. Durante l'incontro è stata fissata l’attenzione sulla chiesa, voluta tenacemente dal parroco don Sergio Orlandi, oggi 92enne, che, aiutato da tanti collaboratori e benefattori, è riuscito a inaugurare nel 1991.

Il momento è stato preceduto da un'intervista allo stesso don Sergio che si è soffermato a descrivere le strutture più importanti che si trovano all’interno della costruzione. L'ex parroco ha incominciato col sottolineare la posizione dell’altare, al centro della chiesa, molto vicino alla gente. "L’altare - ha ricordato il sacerdote - è il cuore della chiesa sul quale ogni giorno Cristo si fa corpo e sangue, circondato dai fedeli. Ciò favorisce la partecipazione attenta e il coinvolgimento di tutti, durante le celebrazioni feriali e festive". Un altro elemento importante è la grande vetrata posta sopra l’altare, un'esplosione di colori e luce, un grande sole con i suoi raggi, per simboleggiare lo Spirito Santo che illumina tutta l’assemblea richiamando la Pasqua e la Pentecoste. La vetrata collocata sull’ingresso, con l’Annunciazione, fa fare memoria del Natale. A completamento, ci sono il tabernacolo, l’ambone, la Via Crucis e il fonte battesimale. Tutto questo è stato indicato ai bambini che hanno compreso la bellezza della casa di Dio, come luogo di incontro e di preghiera con i fratelli.

Nella seconda parte della mattinata Giancarlo Sama, fedele parrocchiano, nonché abile falegname, ha portato la sua testimonianza sulla realizzazione delle panche. Ha descritto con perizia il tipo di lavorazione, il materiale utilizzato: l’iroko, legno africano molto pregiato e resistente. Ciò che ha fatto esclamare a don Sergio “Le panche sono una meraviglia” sono stati l’assemblaggio fatto di incastri, senza utilizzo di viti o chiodi e le rifiniture, fatte in modo esemplare. Giancarlo Sama nella sua falegnameria, da solo, ha costruito la bellezza di trenta panche lunghe 4 metri e con 4 centimetri di spessore, ma anche i confessionali, gli infissi e l'arredo della sacrestia. "Una lavorazione davvero impegnativa - ha spiegato - con qualche aiuto per lo spostamento delle pesanti assi, e soprattutto l’amorevole sostegno della moglie Rosalba. È stata una vera impresa".

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