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Domus Pascoli e il museo Casa Pascoli passano al Comune

Ufficiale il trasferimento dal Demanio, un passaggio storico per la comunità di San Mauro. La casa natale del poeta, il parco delle rimembranze, la scuola dell'infanzia e l’ex gerontocomio faranno parte di un unico progetto di valorizzazione.

Domus Pascoli e il museo Casa Pascoli passano al Comune

Il Compendio Domus Pascoli diventa proprietà del Comune di San Mauro Pascoli. Si è concluso l'iter che vede il passaggio di proprietà dallo Stato al Comune, a seguito della richiesta avanzata dall'Amministrazione comunale di poter acquisire l'intero Compendio, compresa la Casa natale del Poeta Giovanni Pascoli. Il Museo infatti, sebbene sia gestito con personale e risorse comunali, restava in capo al Demanio, quindi di proprietà statale.

Il Compendio si sviluppa nell' isolato delimitato da via Giovanni Pascoli, via don Minzoni, via Paolo Guidi, via Giulio Tognacci, e comprende la Casa natale, oggi museo Casa Pascoli, la scuola dell'infanzia (nei locali adiacenti alla casa natale), il parco delle rimembranze e l'ex gerontocomio (edificio di via Don Minzoni). Completa il compendio la chiesina della Madonna dell'acqua e il monumento ai Caduti.

“Per la nostra comunità si tratta di un passaggio epocale – commenta il sindaco Luciana Garbuglia - un risultato fortemente voluto dall'Amministrazione comunale. Finalmente diventiamo proprietari dell'intero Compendio: questo ci permetterà di intervenire sui beni per salvarli dal degrado, recuperarli e dare corso ad un vero e proprio programma di valorizzazione strutturale e culturale dell'area. La questione era difatti piuttosto urgente: l'ex gerontocomio per esempio versa in stato di forte degrado e sostituisce anche un pericolo per la sicurezza pubblica. Un edificio su cui di fatto non potevamo intervenire e su cui si attendeva un intervento del Demanio. Ora saremo in grado di intervenire e di valorizzare il Compendio che sta a cuore non solo all'Amministrazione comunale ma all'intera comunità che rappresento, essendo una vivida testimonianza della poesia e della vita di Giovanni Pascoli, nostro patrimonio nazionale. Parlo di patrimonio culturale di interesse nazionale perché a San Mauro Pascoli nacque nel 1855 il poeta Giovanni Pascoli: qui è presente la casa Natale del Poeta”.

“Il programma di valorizzazione che abbiamo redatto, che sarà portato in approvazione al prossimo Consiglio Comunale, e che dovrà poi essere approvato dal Demanio, dal Segretariato regionale del Ministero Beni Culturali e dal Ministero dei Beni Culturali, ci vedrà impegnati nel recupero dell'ex gerontocomio da destinare a spazio culturale a disposizione della comunità, e ci permetterà di ampliare il Museo Casa Pascoli negli spazi che oggi ospitano la scuola dell'infanzia con nuove possibilità di laboratori, didattica e mostre. Abbiamo un programma di valorizzazione che prevede un cronoprogramma di interventi ben definito: entro il 2019 la manutenzione straordinaria di Casa Pascoli e la messa in sicurezza del tetto dell'ex gerontocomio; poi fra due anni l'ampliamento del Museo con lo spostamento della scuola materna; infine la sistemazione del parco e dell'ex gerontocomio per cui abbiamo circa 7 sette anni”.

“Il passaggio è epocale – continua la Garbuglia – perché il Compendio fu ceduto dal Comune allo Stato nel lontano 1925. Solo un anno prima, 1924, a seguito di un Decreto Regio, la Casa natale del Poeta era stata dichiarata Monumento nazionale. La parte museale, il giardino delle rimembranze e l'edificio per il ricovero anziani, realizzati anche secondo le volontà dello stesso Pascoli, furono inaugurati nel 1933, a seguito del contributo di Mussolini, che nel 1924 aveva presenziato all'inaugurazione della casa museo. Il progetto era stato affidato al riminese Maioli, lo stesso che fu incaricato del progetto di restauro di Casa Pascoli a seguito della seconda guerra mondiale”.

“Oggi festeggiamo questo importante risultato per cui sento il dovere di ringraziare gli Enti che hanno accompagnato e monitorato questo percorso: in modo particolare voglio ringraziare il direttore generale del Demanio Roberto Reggi per il suo intervento e la sua determinazione nel portare a compimento un'istanza che è iniziata circa 30 anni fa. Ringrazio inoltre il Ministro Dario Franceschini che ha creduto nell'impegno del Comune per salvaguardare e valorizzare il patrimonio pascoliano, dando al museo una gestione unitaria in capo al Comune. E ringrazio gli uffici comunali che hanno redatto il Programma di Valorizzazione del Compendio con cui abbiamo convinto i nostri interlocutori della bontà del progetto e dell'opportunità di questo passaggio di proprietà in ottica di valorizzazione e promozione di un patrimonio nazionale quale è Giovanni Pascoli”.

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