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Criminalità

Dopo i furti a raffica nel Rubicone, due arresti

Due arresti nel giro di due settimane, ma in entrambi i casi gli arrestati sono stati subito rimessi in libertà 

Dopo i furti a raffica nel Rubicone, due arresti

Due arresti nel giro di un paio di settimane. Ma in entrambi i casi le due persone sono state già rimesse in libertà. Ne dà notizia il Comando dei Carabinieri di Cesenatico con una nota inviata alla stampa.

Il risultato dei due arresti, dopo le raffiche di furti degli ultimi tempi, è frutto del potenziamento delle operazioni di controllo del territorio, anche oltre il normale orario di servizio, messo in atto dal Comando della Stazione dei Carabinieri di San Mauro Pascoli per la prevenzione e la repressione dell’odioso fenomeno dei furti nelle case e nelle aziende, in particolare nella Valle del Rubicone.

Nel comunicato i Carabinieri spiegano che gli arresti si sono resi possibili proprio grazie ai servizi straordinari svolti in orario sia diurno che notturno per oltre due settimane, supportati anche dalla collaborazione con la popolazione. Una sistematica attività di controllo del territorio, caratterizzata anche da una sorta di attività «d’intelligence», che ha consentito all’Arma di mettere a punto i due arresti.

Il primo, il 5 febbraio, è avvenuto all’interno di un cantiere edile inattivo e recintato  al confine tra i comuni di San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone dove è stato rinvenuto, seminascosto tra la vegetazione, un autocarro Fiat Scudo pieno di materiali e sorpreso nella flagranza di reato di «furto aggravato» di circa cinque quintali di componenti metallici da ponteggio edile, un cinquantenne napoletano domiciliato a Borghi, P.E. gravato da svariati precedenti penali. Al momento della perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso di svariati strumenti da scasso e di diversa refurtiva, ora in corso di restituzione.  

Nonostante la richiesta del pubblico ministero  titolare delle indagini, Lucia Spirito,  dell’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’arrestato,  all’esito delle valutazioni del giudice, l’uomo, è stato rimesso immediatamente in libertà senza l’irrogazione di alcuna misura cautelare, in attesa del giudizio con rito abbreviato fissato per il 1° marzo presso il Tribunale di Forlì.

Il secondo arresto è avvenuto nella notte del 12 febbraio a seguito di allarme proveniente da una tabaccheria di San Mauro Mare. Grazie alle telecamere attive, sono stati immediatamente rilevati due soggetti incappucciati che fuggivano, a piedi, in direzione di Bellaria è si sono potute attivare immediate ricerche nella zona con esito positivo. A seguito di una perlustrazione discreta, gli agenti del comando di San Mauro mare hanno sorpreso due soggetti incappucciati, vestiti di nero e guanti calzati, che armeggiavano, con strumenti da scasso, al dispositivo elettrico delle serrande motorizzate di un bar nella piazza principale di San Mauro Mare. I due malfattori, con l’utilizzo del piede di porco, erano riusciti a estirpare il contatto a chiave di apertura/chiusura delle serrande motorizzate del bar, al fine di fare contatto con i cavi elettrici penzolanti dal muro e sollevare le saracinesche metalliche del bar, accedendo al suo interno.

Veniva quindi tratto in arresto, nella flagranza di reato di «tentato furto aggravato in esercizio pubblico», oltre al possesso ingiustificato di strumenti da scasso, in concorso con un secondo soggetto in corso di identificazione, di nazionalità bulgara, pregiudicato per altri reati della stessa specie, senza fissa dimora sul territorio nazionale, e con diversi «alias» a seguito della declinazione di false generalità in occasione di precedenti controlli.

Tre giorni fa, il 13 febbraio, a seguito della convalida dell’arresto in udienza «per direttissima» avanti al tribunale di Forlì, il pubblico ministero titolare delle indagini, Fabio Magnolo, viste le circostanze emerse dalle attività investigative svolte, richiedeva, al giudice competente, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell'arrestato, alla luce dei precedenti specifici annoverati dal soggetto, agli alias risultanti e al fatto che lo stesso si dichiarava senza fissa dimora sul territorio nazionale.

All’esito delle valutazioni del giudice, l’arrestato, nonostante le motivate richieste del pubblico ministero, veniva rimesso immediatamente in libertà, con l’irrogazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Stazione Carabinieri di San Mauro Pascoli per l’apposizione di firma due volte al giorno, al mattino ed al pomeriggio.

L'udienza in tribunale a Forlì, per il dibattimento, è stata fissata per il 3 maggio prossimo.

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