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Longiano

Il presidente del Quartiere sollecita il Comune: "Ampliare il plesso di Budrio"

Nel piano triennale delle opere pubbliche l'intervento non è presente. L'invito di Fratellanza a "considerare l’edilizia scolastica non un'emergenza ma un investimento strategico per il futuro"

Scuola di Budrio

A pochi giorni dalla chiusura delle procedure di pre-iscrizione all’anno scolastico 2022-2023, il presidente del consiglio di frazione di Budrio-Badia Michele Fratellanza pone l'accento sul problema degli spazi.

"La scuola di Budrio di Longiano è un'eccellenza locale della formazione - scrive in una nota giunta in redazione -. Riconosciuta tale dalle famiglie del territorio e dei comuni vicini a Longiano. Ad oggi però questa stessa qualità della formazione ha portato a un trend in aumento progressivo delle iscrizioni. Il numero alto di alunni ha ricevuto sempre un'accoglienza con attenzione alle fragilità. Solo la capace gestione da parte dell’Istituto comprensivo, ma penso anche al collegio docenti e non per ultimo al Consiglio di Istituto, hanno garantito la performance, sia nell’educazione, sia come profili di piena ricettività. Ma - prosegue Fratellanza - si sente il vuoto di una programmazione edilizia pluriennale che non è obiettivo della scuola, ma della gestione delle Infrastrutture pubbliche".

Al Comune di Longiano l'implicito invito a "concentrarsi sul vero problema. Non guardare il dito ma la luna. Servono linee di intervento sulle infrastrutture, soprattutto progetti esecutivi per ampliare anche gli spazi del plesso di Budrio di Longiano. È importante investire nell’edilizia scolastica. Le famiglie del Quartiere di Budrio questo chiedono da più anni e il Consiglio di frazione ha già da anni rappresentato questa esigenza durante le assemblee pubbliche".

Nell'aggiornamento del piano triennale 2022-2024 delle opere pubbliche, approvato di recente dall'Amministrazione comunale, non c'è traccia dell'ampliamento delle scuole di Budrio. Per il 2023 è in programma solo l'adeguamento del complesso scolastico del capoluogo alla normativa antisismica vigente. Per i lavori, più volte rimandati, servono 1.990.000 con fondi chiesti in parte alla Regione ma non ancora ottenuti.

"Per il nostro Paese - prosegue il presidente di frazione di Budrio-Badia - il Recovery plan rappresenta ora un'occasione unica per intercettare investimenti, attivare task force e rinnovare l'edilizia scolastica, costruendo immobili sicuri ed efficienti energeticamente, altamente connessi e digitalizzati, nei quali i nostri studenti possano trovare mezzi e risorse per eccellere ed esprimersi adeguatamente. Questi investimenti hanno un altissimo valore sociale e per il futuro della nostra comunità. Perché - si chiede Fratellanza - non cambiare punto di vista e considerare l’edilizia scolastica non un'emergenza ma un investimento strategico? Ecco che si aprono opportunità. La prima soprattutto è cambiare l’idea di edificio scolastico: sempre meno “contenitore”, sempre più civic center."

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