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Il tema dell'identità protagonista al "Sì Fest 2020"

Presentata oggi l'edizione numero 29 del rinomato Festival di fotografia. Si svolgerà il 18, 19 e 20 settembre, con mostre visitabili anche nei fine settimana successivi

Presentazione Si Fest 2020 a Savignano sul Rubicone

Un festival diffuso, che invita a uscire dai luoghi tradizionali, a godersi la città in tutte le sue forme, nelle viuzze e nelle piazze. In quest'anno di pandemia che ha cambiato la vita di tutti, il Sì Fest di Savignano sul Rubicone ha scelto una veste nuova facendo però appello all'identità. 

"Idee" è il titolo della 29esima edizione del festival di fotografia presentato questa mattina a Savignano, sulla golena del fiume Rubicone. Erano presenti il sindaco Filippo Giovannini, Mario Beltrambini dell'associazione Savignano Immagini, Tomas Maggioli per Sì Fest Off associazione Cultura e Immagine, Isa Perazzini, presidente dell'associazione Savignano Immagini, il direttore artistico Denis Curti, Federica Muzzarelli, del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell'Università di Bologna, Andrea Aureli, direttore della comunicazione di Scm Group, il fotografo Filippo Venturi per il progetto Ide-Identity Dialogues Europe.

Il Festival, un’iniziativa del Comune di Savignano sul Rubicone in collaborazione con l’associazione Savignano Immagini, si svolgerà il 18, 19 e 20 settembre, con mostre visitabili anche il 26 e il 27 settembre e il 3 e il 4 ottobre. A sostenerlo anche la Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Rimini e la collaborazione con il Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell'Università degli Studi di Bologna.

A fare da innesco per una riflessione collettiva sull'identità è il progetto europeo Ide Reconstruction of Identities che, attraverso le parole chiave “Identity-Dialogues-Europe”, ha unito Savignano sul Rubicone ad altre tre città europee: Amsterdam, Copenaghen e Saragozza.  

La mostra Scm Group at work! Spazi e processi industriali negli anni Ottanta raccontati attraverso immagini tratte dalla collezione di un maestro della fotografia, Gabriele Basilico, è tra le novità di quest'annoDedicata al tema del ritratto fotografico Le forme del ritratto. Fotografie dall’archivio di Savignano sul Rubicone, a cura di Federica Muzzarelli. Entra nel programma anche la mostra Ombre Felliniane. Fotografie di Paul Ronald sul set 8 ½, a cura di Antonio Maraldi, realizzata in collaborazione con il Centro cinema Città di Cesena. Esporrano, come da tradizione, i vincitori del premo "Marco Pesaresi 2019", Arianna Arcara e Claudio Majorana con Ciao vita mia, dedicata al quartiere catanese Librino, e del premio Portfolio “Lanfranco Colombo” Si Fest 2019, Mariagrazia Beruffi con Chinese Whispers.

Rise U.P. Urban Portrait a cura di Chiara Pirra proporrà una selezione delle innumerevoli campagne di censimenti fotografici che si sono svolte per mano di fotografi e fotografe nel corso degli anni a Savignano sul Rubicone. Non più la mappa come strumento per leggere la città, ma il censimento fotografico delle persone che la attraversano. Una mostra di vita prima ancora che di arte.  

La sezione Icone parlanti proporrà un nuovo format di talk, all’interno del quale critici, fotografi e storici si alterneranno sul palco di piazza Borghesi per confrontarsi sul significato della definizione di icona e per discutere, nello specifico, di un’immagine in particolare. La prima è la celebre fotografia dei giudici Falcone e Borsellino scattata da Tony Gentile. Con il fotografo siciliano ci sarà il critico e giornalista Giovanni Pelloso. La seconda si intitola, Ordeal by Roses#32 (1962) ed è stata realizzata da Eikoh Hosoe. A parlare di questa fotografia sarà la giornalista del quotidiano Il Manifesto, Manuela De Leonardis. Il ciclo si chiuderà con Maurizio Galimberti che attraverserà la sua carriera di Instant Artist, per soffermarsi su due scatti dedicati proprio alla città di Savignano sul Rubicone e ai due luoghi più simbolici e rappresentativi: la statua di Cesare sul Rubicone e il palazzo del municipio della città.

Con Take away. Grandangoli di Chiara Pirra, si avrà una bacheca pubblica a cielo aperto, partendo dall'esposizione del considerevole fondo di immagini scattate dai cittadini di Savignano fra il 1999-2000 per mezzo di macchine fotografiche “usa e getta”. All'interno del progettp, ogni visitatore contribuisce attivamente con un proprio gesto abbattendo i confini tra fotografo e pubblico.

Non mancheranno le letture Portfolio a cura di Denis Curti, Manuela De Leonardis, Tony Gentile, Fulvio Merlak, Federica Muzzarelli, Giovanni Pelloso, Francesco Zizola, Clément Saccomani (Ide), Maja Dyrehauge Gregersen (Ide), Giovanna Calvenzi.

In programma inoltre Si Fest Off a cura di Cesura, festival indipendente che proseguirà la collaborazione con Filippo Sorcinelli. Infine incontri, eventi, workshop, iniziative come il contest, lanciato in pieno lockdownSavignano fotografata dal divano, il progetto per ragazzi Si Fest Kids. La sezione dedicata all’editoria indipendente e alle librerie specializzate quest’anno si troverà all’interno di Life - Libri, fotografia, editoria, dove tutte le librerie, le case editrici e gli editori indipendenti presenti al Festival potranno organizzare autonomamente piccoli eventi come presentazioni di libri.

“La ventinovesima edizione del Si Fest - ha detto il sindaco Filippo Giovannini - indaga l'identità di una comunità e quindi di ciascuno di noi, un lungo e ricco percorso in cui incontriamo i Censimenti firmati negli anni dai più grandi nomi della fotografia e gli archivi del Festival, un prezioso patrimonio della città di Savignano. Da qui siamo voluti ripartire dopo una stagione in cui abbiamo dovuto riflettere su una quotidianità che pensavamo immutabile. Ripartiamo dalla memoria e dalla nostra storia come solide fondamenta della nostra crescita, come individui e come comunità”.

“A causa dell’epidemia - sostiene Denis Curti, direttore artistico - tutti i festival, che hanno sempre fatto dell’assembramento, di persone e di pensieri, il loro tratto distintivo, si sono ritrovati a un bivio: quello di concedersi un periodo sabbatico o di riprendere in mano la tela lasciata in sospeso, sciogliendo le trame già intessute per fare spazio a disegni più in linea con l’enigma di tempi incerti. Il Si Fest ha scelto la seconda strada, perché è un festival che da ben ventinove anni dialoga senza sosta con una doppia comunità, quella degli appassionati di fotografia e quella dei cittadini di Savignano sul Rubicone”.

Per informazioni: www.sifest.it.

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