L'ultimo saluto a padre Antonio Carigi

Si sono svolti oggi pomeriggio al Santuario del Santissimo Crocifisso di Longiano i funerali di padre Antonio Carigi, nato a Longiano il 29 maggio 1935 e morto tre giorni fa a Pedavena (Belluno), nell'infermeria provinciale dei frati minori conventuali. Qui il frate ha vissuto gli ultimi anni della sua vita con serenità, nonostante gli acciacchi.

Il rito funebre è stato presieduto dal ministro provinciale fra Roberto Brandinelli e concelebrato da vari sacerdoti, tra cui l'attuale guardiano padre Federico Santolin e i sui predecessori padre Dario Tisselli e padre Ivo Laurentini.

Nell'omelia, il ministro provinciale ha ricordato i momenti essenziali della vita di padre Antonio, dalla prima obbedienza nella sua Longiano, dal 1961 al 1963, alla più che ventennale missione in Indonesia, nell'isola di Sumatra, dal 1971 al 1997, fino al ritorno a Longiano, dal 2001 al 2009, anni in cui fu anche confessore alla Basilica del Monte di Cesena. Fra Roberto Brandinelli ha ricordato i gravi problemi di salute che costrinsero padre Antonio a rientrare due volte dalla missione, "prove superate con il supporto della fede".

Tratteggiandolo come "romagnolo doc, di indole buona e pacificante", il ministro provinciale ha sottolineato che padre Antonio, "durante la sua lunga vita, ha fatto tanto bene, con la preghiera e l'incontro con le persone, senza mai fare notizia e senza rendersene conto nemmeno lui. Il Signore ha promesso il suo Regno ha chi compie opere di bene con gratuità. Siamo certi che padre Antonio, con la sua anima, contempla già il Vivente".

Dopo il funerale la salma di padre Antonio è stata portata a Bologna, dove sarà sepolta nella tomba dei frati alla Certosa.