Le figure di Yoko Ono e John Lennon protagoniste a Gatteo

“Controversa” è l’aggettivo che più si adatta alla figura di Yoko Ono. Tutti abbiamo in mente immagini e canzoni che evocano il rapporto dell’artista e musicista giapponese con il più celebre dei Fab’ Four. Ma cosa sappiamo veramente di lei? Chi era e come ha davvero influenzato i rapporti fra i baronetti di Liverpool? Quanta parte ha avuto nell’isolamento di John Lennon e negli scontri interni alla band ("la nippona che il gruppo scompiglia" cantavano gli Elio e le Storie Tese) fino allo scioglimento avvenuto nell’aprile del 1970 che gettò nello sconforto milioni di fans in tutto il mondo?

Nonostante l’argomento sia stato nel tempo sviscerato come uno dei più complessi nodi della storia del rock resta a tutt’oggi campo fertile per indagare l’evoluzione della musica tra gli anni ’60 e ’70 e in particolare l’arte di John Lennon dopo i Beatles.

A parlarcene questo giovedì 20 giugno alle 21,30 sotto le fresche mura del Castello Malatestiano di Gatteo sarà Matteo B. Bianchi, scrittore, autore televisivo e radiofonico (co-autore di trasmissioni come “Very Victoria” e “Dispenser”) oltre che blogger. 

Non potrà dunque che essere un taglio originale e innovativo quello che Bianchi darà a questa penultima serata della rassegna gatteese dedicata alla musica rock che giunge così al suo penultimo appuntamento.

Il ciclo di incontri, organizzato dall’Associazione Rapsodia in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune, si concluderà giovedì 27 giugno con un altro “mistero” del panorama musicale, quello dei Massive Attack e del loro presunto legame con lo street artist Bansky, raccontato nientedimeno che da Wu Ming.

In caso di maltempo gli incontri si terranno presso l’Oratorio di San Rocco.

L’ingresso è libero.