Rsa "Il Castello", i longianesi non devono pagare

Nuova puntata, a favore del Comune di Longiano, nel contenzioso con la residenza sanitaria assistenziale “Il Castello”. Da tempo la rsa ha messo in discussione, senza successo, la convenzione stipulata col Comune nel 1997, che prevedeva l’assegnazione a cittadini longianesi di dieci posti letto a costo agevolato e di 15 posti al centro diurno, a fronte della cessione del terreno comunale in via Cannella su cui sorge la struttura. 

Rissale a settembre 2018 l’invio di lettere alle famiglie degli ospiti longianesi, in cui la rsa comunicava la modifica unilaterale delle condizioni economiche a partire dall'1 gennaio 2019, richiedendo un pagamento parificato a quello degli altri ospiti della struttura. In risposta, il sindaco di Longiano Ermes Battistini aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica, al fine di verificare eventuali illeciti penali nel comportamento della società "Colle Carducci" che gestisce la rsa.

Lo scorso marzo la rsa aveva provveduto a comunicare all'Amministrazione comunale e alle famiglie interessate la cessazione della convenzione col Comune e il recesso dai contratti in essere con gli ospiti. In risposta, il sindaco aveva emesso due ordinanze per l’ammissione e il ricovero degli utenti aventi diritto. Avverso queste ordinanze la presidenza della "Colle Carducci" a giugno aveva fatto ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna. Con ordinanza pubblicata il 12 luglio scorso, il Tribunale amministrativo regionale ha dato ragione al Comune di Longiano, ritenendo prevalente l’interesse pubblico, a tutela dei soggetti ospitati nella struttura. Ha rigettato il ricorso della rsa e obbligato quest’ultima al pagamento delle spese legali.

"Speriamo che con questa sentenza del Tar, che nuovamente dà ragione al Comune di Longiano, si chiuda l’annosa questione", commenta il sindaco Battistini.