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Ausl Romagna

Savignano, inaugurato l'ampliamento dell'ospedale di comunità

Intitolato alla memoria del dottor Mario Molinari, ha 12 posti letto che si aggiungono ai 14 dell'hospice

Il taglio del nastro (foto ufficio stampa Ausl)

Taglio del nastro questa mattina a Savignano sul Rubicone per l’inaugurazione ufficiale dell’ampliamento dell’Ospedale di Comunità (OsCO) realizzato nel periodo Covid e la sua intitolazione al dottor Mario Molinari (1938 – 2016).

All’ingresso dell’ospedale è stata posta una targa di intitolazione che rende omaggio allo storico dirigente dell’Ausl, conosciuto per le sue grandi capacità umane e professionali anche oltre i confini romagnoli, avendo ricoperto incarichi di vertici anche nelle asl di Senigallia e Teramo.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini, del direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori, della direttrice sanitaria di Ausl Romagna Francesca Bravi, del direttore del Distretto Rubicone Francesco Sintoni, della moglie di Mario Molinari Susy Moroncini, della coordinatrice del Nucleo di Cure primarie Veronica Pasini, del coordinatore infermieristico del Dipartimento di Cure Primarie Marco Senni insieme a tanti altri operatori sanitari, associazioni di volontariato del territorio, cittadini e amici.

“Il nostro ospedale di Comunità – hanno dichiarato il sindaco Filippo Giovannini, presidente Unione Rubicone e Mare e il vicesindaco Nicola Dellapasqua -  è diventato un centro che eroga servizi di prossimità e un punto di accesso per tutti gli utenti che entrando al Santa Colomba sono presi in carico e indirizzati verso la cura più appropriata. È stato un percorso cominciato sin dall’inizio del nostro primo mandato, che grazie al contributo e all’iniziativa dell’Ausl e all’appoggio del Centro per i diritti del malato ci ha consento oggi di arrivare a questo traguardo”.

“L’Ospedale di Comunità rappresenta un importante tassello del percorso di potenziamento della rete dell’assistenza territoriale - ha sottolineato Carradori-  , per dare risposte sempre più appropriate ai bisogni di salute legati in particolare alla cronicità e alle patologie non acute. E credo importante anche questa intitolazione quale tributo e riconoscimento al dottor Mario Molinari che ha dedicato la sua vita alla sanità pubblica”. 

“Questo ospedale si sta dimostrando un importantissimo servizio territoriale per l’intera comunità dell’ambito cesenate – ha aggiunto Sintoni - poiché garantisce risposte assistenziali articolate e differenziate ai bisogni dei cittadini, prevalentemente anziani, affetti da più patologie croniche o in condizione di particolare fragilità sociosanitaria, evitando l’ospedalizzazione nel momento in cui non è più necessaria. È un chiaro esempio di integrazione multi professionale territoriale e per questo desidero ringraziare i medici di Medicina generale, i medici afferenti al dipartimento Cure primarie, i coordinatori, case manager, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali e Oss che vi lavorano quotidianamente”.

I lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale di Comunità si sono conclusi a maggio 2020 durante la prima devastante ondata pandemica, con la realizzazione di 6 nuovi posti letto che saliti a 12 complessivi sono stati subito dedicati ad ospitare temporaneamente le persone in quarantena in attesa dell’ingresso, in completa sicurezza, presso le strutture residenziali per anziani e disabile del territorio. 

Oggi l’ospedale è attivo a pieno regime con 12 posti letto, insieme ai 14 posti letto Hospice. Le nove stanze di degenza del secondo piano, cinque doppie e quattro singole, accolgono pazienti in prevalenza anziani provenienti da struttura ospedaliera, clinicamente dimissibili ma con condizioni che richiedano una assistenza infermieristica continuativa o programmabile e pazienti fragili e/o cronici provenienti dal domicilio per la presenza di una instabilità clinica, ad esempio la riacutizzazione di una condizione clinica preesistente o l’insorgenza di un quadro clinico improvviso, oppure necessità di assistenza infermieristica continuativa, non erogabile al domicilio.

I dati dell'ospedale di Comunità

L’ospedale di Comunità afferisce al dipartimento di Cure primarie e prevede una gestione infermieristica, dove l’assistenza è garantita dalla presenza continuativa di una équipe assistenziale presente H 24, 7 giorni su 7. La responsabilità clinica è condivisa tra medici afferenti all’unità operativa Cure primarie e i medici di Medicina generale del nucleo di Cure primarie, la maggior parte dei quali lavora all’interno della Casa della comunità, in integrazione con gli altri professionisti, a seconda dei bisogni multidisciplinari delle persone assistite. La degenza media è di 18 giorni e l’accesso può avvenire dal domicilio o dalle strutture residenziali su proposta del medico di famiglia, dai reparti ospedalieri o direttamente dal pronto soccorso.

Nel 2022 gli accessi all’ospedale di Comunità del Rubicone sono stati 198, con un’occupazione di fatto continuativa dei 12 posti a disposizione per l’accoglienza di pazienti la cui età media è 80 anni, il 50 per cento dei quali inviati all’Osco dai medici di medicina generale e il 50 per cento da strutture ospedaliere. Il 38,8 per cento dei ricoverati necessita di sorveglianza e assistenza infermieristica continuativa, il 21 per cento viene ricoverato per patologia cronica riacutizzata, il 15,2 per cento per educazione e addestramento del paziente e del caregiver, il 16,3 per cento per interventi di riabilitazione.

Si tratta di degenze che non solo gestiscono con cura e competenza le condizioni di fragilità del paziente ma sollevano la famiglia dalle incombenze legate alla cura di anziani spesso non autosufficienti, che mettono alla prova l’intero nucleo familiare. Un supporto di “sollievo” ma anche di benessere per il paziente stesso.

 

Gli aspetti distintivi della Casa della Comunità del Rubicone

L’Ospedale di Comunità si aggiunge ai servizi già erogati nella Casa della comunità del Rubicone dove complessivamente sono presenti: l’Hospice, i medici di Medicina Generale associati in medicina di gruppo, i pediatri di libera scelta in Pediatria di Gruppo; l’ambulatorio di Osservazione e terapia (Aot), garantito tramite una forte integrazione medico-infermieristica; l’ambulatorio infermieristico per attività programmate; l’ambulatorio infermieristico per la chiamata attiva dei pazienti con patologia cronica; il servizio di Vontinuità assistenziale (Guardia medica); il servizio infermieristico domiciliare, il punto prelievi, lo sportello farmaceutico; lo sportello Cup, l’ufficio assistenza protesica, assistenti sociali; la radiologia, la dialisi (Cal); poliambulatori specialistici e si possono effettuare alcune indagini strumentali. La struttura accoglie inoltre alcune associazioni di volontariato.

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