Gambettola
Un incontro con il "premio Strega" Daniele Mencarelli
L'appuntamento, organizzato dal Pd gambettolese, si terrà lunedì 5 luglio al parco Fellini
Il Partito Democratico di Gambettola organizza, per lunedì 5 luglio, l’incontro con l’autore e Premio Strega Giovani 2020, Daniele Mencarelli. L’evento che si terrà, alle 20,45, presso il parco Fellini, in Via Soprarigossa, e vedrà la partecipazione del professor Daniele Gualdi e dell’assessore alla Cultura di Gambettola Serena Zavalloni. Modererà l'incontro Pietro Pierantoni, membro della segreteria Pd gambettolese.
L’ingresso è libero e alla fine della serata sarà possibile acquistare i volumi dell'autore, La casa degli sguardi e Tutto chiede salvezza.
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- La casa degli sguardi. “Daniele è un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto, ‘una malattia invisibile all'altezza del cuore, o del cervello’. Si rifiuta di obbedire automaticamente ai riti cui sembra sottostare l'umanità: trovare un lavoro, farsi una famiglia... la sua vita è attratta piuttosto dal gorgo del vuoto e da quattro anni è in caduta […]. Non ha più nemmeno la forza di scrivere e la sua esistenza sembra priva di uno scopo. È per i suoi genitori che Daniele prova a chiedere aiuto, deve riuscire a sopravvivere, lo farà attraverso il lavoro”. È proprio grazie all’esperienza lavorativa in una cooperativa legata all’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma che inizierà la sua rinascita.
- Tutto chiede salvezza. “Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un Tso: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali. Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura. Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro. Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati”.
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