Rubicone
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Savignano sul Rubicone

Vincenzo Colonna nuovo presidente dell'Accademia dei Filopatridi

Classe 1957, subentra ad Arturo Menghi Sartorio, morto il 27 gennaio scorso

Vincenzo Colonna

Vincenzo Colonna, classe 1957 già presidente, dal 2013 al 2016, dell’Unione degli industriali di Forlì-Cesena, e dal 2019 presidente e amministratore delegato del Gruppo Ivas di San Mauro Pascoli, è il nuovo presidente della Rubiconia Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone.

Subentra ad Arturo Menghi Sartorio, morto improvvisamente il 27 gennaio scorso, a Rimini, nella sua abitazione.

Colonna, accademico corrispondente dal 2007 e accademico ordinario dal 2011 nonché censore nell’ambito del Consiglio direttivo accademico, è, in ordine di tempo, il ventesimo presidente della Filopatridi, a partire dal 1801, anno in cui il sodalizio culturale savignanese (nato nel XVII secolo come Accademia degli Incolti) venne ri-fondato da Bartolomeo Borghesi, Girolamo Amati e Giulio Perticari. E proprio Giulio Perticari, illustre savignanese, fu il primo presidente a cui seguirono Francesco Rocchi, Francesco Vendemini, Giosue Carducci, Gino Vendemini, Umberto Turchi, Paolo Mastri, Luigi Montanari, Gino Rocchi, Luigi Federzoni, Pericle Ducati, Aldo Spallicci, Corradino Fabbri, Tebaldo Fabbri, Lorenzo Cappelli, Giancarlo Mazzuca, Roberto Valducci, e Arturo Menghi Sartorio.

"In una corrispondenza pregressa del 2013 - sono le parole a caldo del neo-presidente - scrivevo che l’Accademia è un piacere oltre che una cosa seria. Sono trascorsi 8 anni e la penso ancora allo stesso modo. Credo che ci siano persone serie e preparate che si dedicano con passione ad essa, e anch’io, per quel che potrò, cercherò di dare il mio contributo per valorizzarla e tenere alto il suo prestigio”.

Rimangono immutate le altre cariche: Pierino Buda vice presidente, Edoardo Turci segretario, Elio Raboni vice segretario, Massimo Riva bibliotecario, Giulio Zamagni amministratore, Filiberto Muccioli censore. Cariche queste che scadono il prossimo anno, a conclusione del triennio 2019-2022.

Caratteristica fondamentale dell’Accademia è sempre stata quella di favorire il  miglioramento degli studi, la promozione delle cultura e dell’istruzione paesana e non solo. Oltre al restauro di libri antichi, della riproduzione di pergamene e della catalogazione di tutto l’imponente patrimonio libraio (circa 80mila titoli, con testi rari, pregiati, talvolta unici), nel 1960 iniziò la pubblicazione dei “Quaderni” e, più di recente, del “Notiziario”, in cui si riporta la molteplice e nutrita attività in atto.

Fra gli accademici illustri del Novecento spiccano Giulio Andreotti, Antonio Patuelli, Mario Pazzaglia, Fabio Roversi Monaco, Stefano Servadei, Pietro Sambi, Leonardo Gallitelli, già comandante generale dell’Arma, come Giovanni Nistri. Poi Vittorino Andreoli, Valerio Massimo Manfredi, Dino Amadori, Gianfranco Brunelli, Bruno Giovanni Gridelli, Andrea Guerra, Alberto Melloni, Dario Franceschini, Vittorio Sgarbi e il neo comandante generale dell’Arma, Teo Luzi.

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