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Wu Ming racconta i Massive Attack VS Bansky

Giovedì 27 giugno sul palco di Gatteo calling, al castello malatestiano di Gatteo, il collettivo bolognese

Wu Ming racconta i Massive Attack VS Bansky

Appare quanto mai azzeccata la scelta di Wu Ming per raccontare i Massive Attack al pubblico giovedì 27 alle 21,30 durante l’ultima serata del fortunato ciclo Gatteo calling, organizzato dall’associazione Rapsodia e voluto dall'assessorato alla Cultura del Comune, che ha visto avvicendarsi sul palco per tutti i giovedì di giugno autori italiani a raccontare i grandi musicisti del Novecento.  Il gruppo britannico nato a Bristol alla fine degli anni ‘80, si è infatti sempre considerato, proprio come i bolognesi Wu Ming, un collettivo, che ha visto avvicendarsi musicisti diversi negli anni e continue collaborazioni esterne fino agli anni più recenti.

Sarà in particolare Wu Ming 2 a salire sul palco per indagare, tra filmati e immagini che scorreranno sul grande schermo collocato all’interno del castello malatestiano di Gatteo, il mistero che lega il gruppo considerato fondatore del genere trip hop e il famosissimo street artist britannico Bansky, le cui opere hanno iniziato ad apparire proprio sui muri di Bristol all’inizio degli anni ’90. Bansky non ha mai svelato la sua identità, ma ha sempre dichiarato di essersi ispirato fra gli altri al writer noto come 3D, pseudonimo di Robert Del Naja, leader dei Massive Attack.  Per molti oggi sembra non esserci più alcun dubbio sul fatto che proprio Del Naja si nasconda dietro l’artista che continua a pungolare la coscienza del pubblico mischiando nel suo lavoro citazioni colte, ironia e uno sguardo demistificante e di denuncia rispetto alla cultura occidentale e alle sue incongruenze (fra le sue ultime opere il graffito che racconta la Brexit con un operaio che stacca una delle stelle dalla bandiera europea).

Wu Ming, che in cinese significa proprio “senza nome”, nasce invece negli anni 2000 da una costola bolognese progetto “Luther Blissett”, autore del celeberrimo “Q”, romanzo storico che festeggia quest’anno il ventennale dall’uscita per Einaudi. Il motto del collettivo è “trasparenti con il pubblico, opachi con i media”: niente foto e video per i suoi membri ma tantissimi incontri con il pubblico tra reading, presentazioni e altre iniziative caratterizzate da impegno e attivismo in tutta Italia.

L’ingresso alla serata Gatteo calling è libero. Informazioni allo 0541 932377 e sulla pagina facebook @laceccarelli.

I giovedì al castello di Gatteo proseguono dalla prossima settimana con il passaggio di testimone all’associazione Mikrà di Roberto Mercadini e alla sua rassegna teatrale Elsinore, che si aprirà proprio con uno spettacolo di Mercadini giovedì 4 luglio per proseguire poi con Francesca Airaudo, Giorgia Penzo, Denis Campitelli, Riccardo Dal Ferro e lo spettacolo conclusivo di Vito  il 1° agosto.

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