7 sconosciuti a El Royale

Autore Filippo Cappelli
Introduzione

È certo che sul giudizio di un film come questo si disputeranno sanguinose battaglie. Goddard non è un regista qualsiasi e quando fa un film non si sa mai cosa aspettarsi. Dopo quel capolavoro horror di sei anni fa, con “Quella Casa Nel Bosco” (2012), Goddard torna a occuparsi di stanze segrete, cast largo e regole del racconto senza voler esibirne platealmente i meccanismi.

Recensione

La trama: a metà fra l’ultimo Tarantino (“The Hateful Eight”) e Martin McDonagh (“7 psicopatici”) i magnifici sette di Goddard convergono tutti in uno stesso luogo (l’albergo El Royale).

C’è un prete, una cantante, due sorelle litigiose, un agente Fbi, il concierge e qualcuno di molto minaccioso che li raggiungerà nella seconda parte. Ognuno di loro ha un passato che verrà scoperto a poco a poco, a partire in interessanti flashback incastrati dentro la narrazione del presente (ecco perché può ricordare molto Tarantino e anche il padre del film non lineare, ovvero “Rapina A Mano Armata” di Stanley Kubrick, tirato in ballo anch’esso).

L’El Royale sarà allora vero palcoscenico di scontri, insidie, passioni, misteri svelati, violenze, intrighi e ognuno dei sette protagonisti avrà la possibilità di ottenere un’ultima chance di redenzione. Chi saprà coglierla? Chi, invece, sarà condannato alla dannazione?

Prima di tutto: gli attori. La parte migliore del film. Formidabili fra Cynthia Erivo (la cantante; sostituì l’inizialmente desiderata Beyoncé), Jon Hamm (agente Fbi), il grandissimo Jeff Bridges (il prete), Dakota Johnson e Cailee Spaeny (le sorelle litigarelle), Lewis Pullman (il concierge) e Chris Hemsworth (l’ospite inatteso). Un cast da grandi occasioni insomma. E Goddard mostra di divertirsi assai imbastendo la sua giravolta proprio come variazione sul tema, con la consapevolezza che chiunque abbia sfogliato un romanzo hard boiled ha già acquisito quella confidenza qui necessaria con gli specchi delle camere d’albergo che specchi non sono, utilizzati per spiare e riprendere di nascosto gli incontri intimi e piccanti dei potenti nei motel di periferia, a uso ricattatorio.

Il risultato, purtroppo, alla lunga stanca un po’, rimane troppo compiaciuto: ma Goddard è un tipo troppo sveglio da non sapersela cavare dichiarando le regole d’ingaggio in maniera esplicita, con i suoi sette sconosciuti messi più volte di fronte a espositori che mostrano in vetrina le diverse scelte possibili.

Accade con il corridoio nascosto che attraversa i finti specchi che permettono di guardare nelle varie stanze; accade con il jukebox perennemente in funzione che regna nel salone dell’albergo, e con i distributori di cibo che fanno roteare in circolo i sandwich e i pezzi di torta. Qualche debolezza insomma, ma il film resta da vedere. E, per gli appassionati tarantiniani, da rivedere.

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Data di pubblicazione 30/10/2018 18:30
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7 sconosciuti a El Royale
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Note
Categoria Cinema
Il Film

Diretto da: Drew Goddard

In programmazione: Eliseo (Cesena), Aladdin (Cesena), Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)