Jurassic world - Il regno distrutto
Al secondo tentativo “Jurassic World” sembra raggiungere l’effetto cercato. Dopo il primo capitolo, il secondo film del franchise dei dinosauri è decisamente concepito meglio, molto più a suo agio nel ruolo e padrone della situazione, con una decisa accelerazione sul ritmo e l’azione.
Sicuramente l’arrivo di Bayona alla regia al posto di Trevorrow (che rimane comunque come sceneggiatore) ha aiutato tantissimo. Reduce dal ricercato “Sette minuti dopo la mezzanotte”, questa volta Bayona torna su un terreno in cui vince e convince con una certa agilità.
La trama: “Rilassati! Qualunque cosa ci fosse qui ora è morta”. Sono queste le prime parole che vengono pronunciate in “Jurassic Word: Il regno distrutto”. E ovviamente si rivelano del tutto errate. L’avventura iniziata 65 milioni di anni fa è destinata a perpetuarsi, almeno sul grande schermo.
Sono trascorsi tre anni da quando Jurassic World, il parco divertimenti e resort di lusso, è stato distrutto dai dinosauri e l’Indominus Rex, un dinosauro modificato geneticamente, è stato trascinato sott’acqua e divorato dal Mosasauro, l’immenso rettile marino e attrazione principale del parco. L’Isola Nubar, situata in Costarica, è ormai abbandonata. Il regno è distrutto e i dinosauri superstiti lottano per la sopravvivenza nella giungla.
Quando il vulcano dormiente dell’isola si risveglia, Owen (Chris Pratt) e Claire (Bryce Dallas Howard) intraprendono una campagna per salvaguardare i dinosauri rimasti da una catastrofe che li porterebbe all’estinzione. Owen intende trovare Blue, il suo velociraptor ancora disperso nella natura selvaggia, mentre Claire ha sviluppato un rispetto per queste creature, divenute ormai la sua missione. Arrivati sull’isola, mentre la lava comincia a scendere, la loro spedizione scopre che una cospirazione potrebbe riportare il nostro intero pianeta a un pericoloso stato di disordine che non si vedeva dai tempi della preistoria.
Il film ha il pregio di poter contare su un regista umile che segue in maniera pedissequa il capostipite Steven Spielberg con movimenti di macchina, montaggio interno, eventi asciutti... addirittura Bayona si concede il lusso di sconfinare apertamente nell’horror con il dinosauro che caratterizza questo film (ogni Jurassic movie ne ha uno iconico), un ibrido creato in laboratorio che per nome e tipologia ricorda un film di serie Z della Asylum.
Certo, non si può pretendere troppo. Il film resta tarato su un blockbuster dal denominatore minimo e su certi tagli e preferenze è davvero elementare. Però dall’inizio alla fine segue una sua idea di impeccabilità nella resa. E in questa estate che inizia a divenire caldissima è già qualcosa di grande.
Diretto da: J.A. Bayona
In programmazione: Multisala Eliseo (Cesena), Multisala Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)