MISSION IMPOSSIBLE - Fallout
Il franchise portato avanti da Tom Cruise con tutta la sua carica esplosiva aggiunge un nuovo scalino alla sua inventiva. Dopo il classicismo di Brian De Palma, il dinamismo cinetico di John Woo e la ricerca sociologica di J. J. Abrams, questa volta la palla è passata a Christopher McQuarrie, il quale decostruì il franchise ponendo il protagonista Ethan Hunt di fronte a scelte con una profondità che raramente si è vista nei capitoli precedenti.
La trama: sono passati due anni dagli eventi di Rogue Nation e Hunt è tormentato da sogni che vedono in pericolo sua moglie Julia (Michelle Monaghan), che vive sotto copertura da tempo. Il motivo di tanta inquietudine è Solomon Lane (Sean Harris), leader del sindacato e antagonista principale del quinto episodio, determinato a far soffrire Ethan con tutti i mezzi a sua disposizione.
Le attività del sindacato sono ora legate a una figura misteriosa nota come John Lark, il cui manifesto filosofico prevede grande sofferenza per ottenere la pace nel mondo. Hunt intende identificarlo e neutralizzarlo con l’aiuto dei colleghi Luther Stickell (Ving Rhames) e Benji Dunn (Simon Pegg), ma quando una missione a Berlino non va per il verso giusto, si fa necessario l’intervento della Cia, con Ethan che si ritrova accompagnato dall’agente August Walker (Henry Cavill). Dall’esito dell’operazione potrebbe dipendere non solo il destino del mondo...
La dose di azione che il film mette in scena è come sempre irreale quanto divertente, eppure energica oltre ogni dire. Se già nell’ultimo capitolo c’erano stati piccoli spunti che lasciavano intravedere una complessità inedita per una serie di questo tipo, questa volta la produzione ha spinto davvero sull’acceleratore. Ethan Hunt dorme e sogna, e al risveglio si scopre uomo, affaticato da domande senza risposta e troppe risposte che vanno l’una contro l’altra.
Inutile elencare le grandi trovate d’azione in cui non c’è solo la gioia del movimento e la perfezione del mestiere, ma anche la capacità visiva di creare immagini memorabili. L’inseguimento in elicottero con la prospettiva dell’inseguito, la corsa in macchina che sembra la prima della storia del cinema, l’uso di Parigi e della sua skyline. A un certo punto si troveranno in auto da soli Hunt e Lane in un inseguimento, l’eroe e il villain, in silenzio, quasi in imbarazzo. È una sospensione che caratterizza tutto questo film che quando non sta correndo sembra esistere in uno stato un po’ confusionario da privazione del sonno. Una confusione che fa il paio con quella tipica dell’intrigo spionistico (e qui non manca tutto l’apparato burocratico che si affaccia di tanto in tanto nel genere).
In una parola: il film migliore della serie. Resta da vedere quali sorprese riserverà ancora questo Hunt.
Diretto da: Christopher McQuarrie
In programmazione: Eliseo (Cesena), Aladdin (Cesena), Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)