Venom
C’è un simbionte fuori e dentro lo schermo. All’apparenza simili: entrambi dotati di una materia informe che procede a singulti nel tentativo di sopravvivere nella vita immaginata come nel mondo dei cinecomic. È Venom, nuovo personaggio del pantheon Sony, che raccoglie faccia e muscoli di Tom Hardy e vince. Almeno nelle premesse: Venom può resistere da solo, non è necessario reclutare il buon Spider Man. Non era impossibile, insomma, realizzare un film convincente senza il sostegno dell’Arrampicamuri. Così, purtroppo, non è stato.
La trama: il protagonista è un giornalista d’inchiesta sempre dalla parte dei più deboli. Il personaggio di Hardy si imbatte però nell’alieno amorfo quando, dopo aver toccato il fondo professional-sentimentale, decide di indagare sulle attività della Life Foundation, società di proprietà del visionario Carlton Drake i cui interessi si dividono equamente tra le biotecnologie e le operazioni spaziali.
Sin dalle prime battute è evidente che Drake, una figura a metà tra Elon-Musk e Darth Vader, sarà l’antagonista di Brock. La rivalità tra i due nasce in seguito a un’intervista spigolosa del giornalista di San Francisco, licenziato proprio a causa dello scomodo servizio televisivo. Drake è ossessionato dalla sopravvivenza della razza umana. Dopo essere venuto a conoscenza di una specie extra-terrestre, intende ricombinare il Dna umano con quello alieno per far sì che le due razze prosperino in futuro, in simbiosi. Per attuare il proprio piano, bypassa qualsiasi protocollo sanitario e/o deontologico, mettendo a repentaglio la vita di cavie umane ignare di cosa le aspetti.
Uno dei simbionti - Venom - si impossessa del corpo di Brock, stravolgendo la vita del giornalista, costretto a chiedere aiuto alla propria ex per “guarire” dal parassita. Tra un pasto a base di carne umana e un bagno nella vasca delle aragoste, Venom avrà modo di rinnegare il proprio lato oscuro (sigh), battendosi contro il leader dei simbionti Riot, nel frattempo divenuto “ospite” del corpo del tycoon Drake...
Fin dal principio la promozione del film ha intavolato dei toni oscuri e dark, al punto che i fan hanno inizialmente creduto e sperato che la pellicola potesse avere una limitazione solo per i minori di 17 anni non accompagnati, mentre la produzione si è poi assestata su un più rassicurante PG-13 (visione sconsigliata ai minori di 13 anni non accompagnati).
Nessuno si aspettava però che Venom sarebbe arrivato nelle sale come un puro e semplice (quanto efficace) film comico: la pellicola scopre ben presto le sue carte con una serie di situazioni divertenti e di battute incalzanti che trovano il culmine nel momento dell’avvenuta simbiosi fra simbionte e umano: dopo l’incipit che ci porta all’incontro fra i due, gli spassosi dialoghi fra l’ospite e il suo parassita accompagnano lo spettatore fino alla fine della pellicola, alleggerendo il tono dei timidi momenti horror che il regista inserisce a più riprese.
Diretto da: Ruben Fleischer
In programmazione: Eliseo (Cesena), Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)