Lasciarsi svegliare dai primi raggi di sole del mattino e scendere in cucina, in punta di piedi. Nascondersi sotto il tavolo, senza farsi vedere da nonna. Unire fame e curiosità in un recipiente vuoto: lo stomaco è perfetto. Seguire con lo sguardo le pantofole di nonna aggirarsi per la stanza, attente a non guardare il forno, perché quel che c’è in forno non si guarda mai.
Nell’attesa, le sue mani ansiose maltratteranno con insistenza il grembiule; temperatura corporea statica, 180°.
Restare nascosti e aspettare il segnale dal forno. Approfittare della guerra tra il profumo di mele e l’odore nero della moka che conquisteranno la stanza; quando la cuoca corre ad aprire la finestra: rubare un muffin.
Ecco la nostra “colazione tra le righe” di questa settimana.