Commento al Vangelo
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Il giorno del Signore

Domenica 18 luglio - 16ª domenica Tempo Ordinario - Anno B

Il Signore ha fatto la sua parte. Ora tocca a noi

Ger 23,1-6; Sal 22; Ef 2,13-18; Mc 6,30-34

Chiamati per essere inviati e poi raccontare le meraviglie del Signore.

Domenica 4 luglio: Ezechiele, giovane deportato viene posseduto dallo Spirito in modo così forte che anche la sua psicologia ne risente. Domenica 11 luglio: il profeta Amos parla in prima persona della sua vocazione. Se ne stava molto tranquillo nella sua azienda, poi mise in pericolo la sua vita pur di essere un fedele portatore della Parola di Dio. Oggi, Geremia non solo ci dice «Guai ai pastori che ... disperdono il gregge ... [il Signore dice anche]- radunerò io stesso il resto delle mie pecore... le farò tornare al loro pascolo».

Concretamente, cioè storicamente, Dio interviene per purificare il suo popolo e, lasciandosi andare in un gesto estremo di misericordia e di amore, invia il suo Cristo. E poi Lui si serve anche di noi. Ci sono quelli che non fanno proprio niente per diversi motivi: c’è chi corre e corre come un ossesso. Allora, cosa manca?

Quello che ci dice il Vangelo di oggi. Un evangelizzatore stressato ha bisogno di riposo. Ha bisogno anche di un tempo di verifica in comunità, e guai a lui se non si sente in comunione con il “capo”, successore degli Apostoli.

Se qualcosa non ha funzionato è stato anche per il nostro orgoglio: ogni intralcio - anche piccolo - al Regno di Dio diventa “scandalo”, cioè, secondo il Vangelo, un ostacolo contro il quale urtiamo e che opaca la luce del Risorto. Ma, grazie al cielo, esistono anche tante comunità cristiane che, nella semplicità e nella sofferenza, vanno avanti.

Domanda al missionario: «Tu che giri il mondo, hai visto qualcosa di simile?». Certo, esistono tanti focolai, anzi molti incendi di Spirito Santo. Cosa manca? Far fuori le nostre gelosie e mettere insieme con sincerità le opere della grazia in noi. «Quanti sono i cattolici in Venezuela?». Prima pensavo così: «Se gli evangelici sono il 10 per cento, allora i cattolici sono il 90 per cento». Forse la realtà è un po’ meno rosea. Sono ospite dai miei amici, esco nel pianerottolo al quinto piano e domando: «Quanti appartamenti ci sono? Chi sono gli inquilini?». «Padre, lì vi abita uno che fa stregonerie, e in tempo di Covid ha avuto poco lavoro. Là vi abita un evangelico. In quell’altro un menefreghista. E poi, noi». Sono cattolici impegnati, amanti della Chiesa, che cercano di rinnovarsi e andare avanti. Mi sembra questa una visione più realista.

Diceva Ezechiele domenica 11 luglio: “Dice il Signore: ‘Ascoltino o non ascoltino... sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro” (Ez 2,2-5). È come se il Signore dicesse: «Io la mia parte l’ho fatta, ora tocca a voi».

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Domenica 18 luglio - 16ª domenica Tempo Ordinario - Anno B
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