Commento al Vangelo
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Il giorno del Signore

Domenica 19 marzo - 4ª domenica di Quaresima - Anno A

CECITÀ SPIRITUALE, PRESUNZIONE SONO I PECCATI PIÙ GRANDI

1Sam 16,1,4,6-7,10-13; Salmo 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41

Dopo le quattro chiacchiere teologiche della Samaritana, eccoci a un altro brano di catechesi pre-battesimale.

Gli esegeti si sono accapigliati: chi sostiene siano sette scene e chi otto. Scenario iniziale (9,1-5): i discepoli consultano Gesù sul seguente problema: una malattia cronica è un castigo per i propri peccati o una colpa dei genitori. Neanche per sogno, risponde Cristo, esiste perché «siano manifestate le opere di Dio». Vedremo.

Seconda scena: realizzazione del miracolo: il cieco dalla nascita, ora col fango sugli occhi, viene mandato da Gesù a lavarsi nella piscina di Sìloe, che significa “Inviato”.

Terza scena: il cieco e i suoi vicini. L’ex cieco racconta come fu guarito da un uomo, che si chiamava Gesù.

Quarta scena: il cieco e i farisei. Di fronte alle incalzanti domande dei farisei sul come sia stato guarito, il cieco confessa di credere in Gesù: «Tu, che cosa dici di lui… Egli rispose: è un ‘profeta».

Quinta scena: i farisei e i genitori del cieco. I suoi genitori, interrogati dai farisei, danno una risposta evasiva perché avevano molta paura dei Giudei: essi avevano deciso che «se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo doveva essere gettato ‘fuori dalla sinagoga’». Quest’ultima dura espressione traduce una sola parola in greco, inventata per l’occasione: aposynagôgos. Probabilmente, nell’epoca in cui fu scritto il IV Vangelo, i discepoli del Nazareno erano considerati eretici.

Sesta scena: il cieco e i farisei. Secondo interrogatorio, l’ex cieco ai farisei che accusano Gesù di essere un peccatore risponde: «Se sia un peccatore non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo»; continua poi a discutere con fine ironia. Tutto questo scatena nei farisei una serie di insulti: «Suo discepolo sei tu. Noi siamo discepoli di Mosè. Ma costui non sappiamo di dove sia». Ecco la grande domanda alla quale cerca di rispondere tutto il Vangelo di Giovanni: da dove viene Gesù di Nazaret.

Settima scena: incontro di Gesù con il cieco. Cristo si incontra personalmente con colui che aveva guarito ed era stato “cacciato fuori”. Scena ottava, dichiarazione conclusiva (versetti 39-41). Che senso ha tutto questo racconto? «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo». Il peccato consiste nell’essere ciechi spiritualmente e ancor peggio se uno presume di vedere.

«Siccome dite: ‘Noi vediamo’, il vostro peccato rimane» (versetto 41).

È la Domenica lætare: svegliati, tu che dormi.

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