Il giorno del Signore
Domenica 3 luglio - 14ª domenica Tempo Ordinario - Anno C
MIGLIAIA GLI ESSERI INVISIBILI: PERSONE AMATE DA DIO
Is 66,10-14; Sal 65; Gal 6,14-18; Lc 10,1-12.17-20
In quel tempo, “il Signore designò altri settantadue” discepoli (10,1). Nel mondo giudaico gli organismi legislativi o amministrativi sono sempre composti da Settanta persone. Il Sinedrio era formato da 71 persone. Oltre i Dodici, Gesù aveva altri discepoli, una settantina, che stavano con lui quando potevano.
Alcuni affermano che questo “settanta/due” fa riferimento agli anziani di Mosè (Num 11,16), ma probabilmente l’evangelista vuol ricordare, secondo Genesi 10, le settanta nazioni del mondo.
Luca è l’evangelista della salvezza universale, come meglio dirà negli Atti degli apostoli. Perciò “la messe è abbondante” (10,2). Il grande campo della missione si estende a tutte le innumerevoli nazioni. «Pregate». Certo bisogna pregare molto: è un affare di Dio, prima di tutto.
Gli evangelizzatori sono pochi, ma tutti loro devono convertirsi imparando a «vedere» con gli occhi e con il cuore di Dio. «Andate», muovetevi: le ostilità e i rischi saranno più numerosi del previsto. Cosa credi di essere?
Sarai sempre un agnellino di fronte ai lupi. Partii con tante cose: valigie, bauli, moto. Il Vangelo suggerisce che è meglio viaggiare leggeri: senza soldi, senza bisaccia, senza due tuniche, senza sandali, senza bastone.
Particolare di Luca: non fermatevi a salutare nessuno.
Forse vuol dire: non perdere tempo. In un viaggio missionario non si devono visitare parenti o amici. Ma qua il problema è un altro: nessuno ti saluta, l’unica persona che mi ha salutato, in questi giorni, è stato un bambino di quattro anni.
Poi, un altro problema dentro la Chiesa: i presbiteri, i diaconi, i veri catechisti e i veri sposati sono mal distribuiti: non è giusto. «Pace a questa casa»: non si tratta del solito saluto di cortesia, ma dell’irruzione del Regno di Dio. La salvezza è vicina anzitutto ai malati, ai peccatori, agli emarginati; agli schiavi di Satana.
Le città che rifiutano l’annuncio dei messaggeri sono minacciate dal giudizio. Non si tratta di vendetta, qui si vuol dire che la cosa è seria (vv. 11-12). Per Luca, l’evangelizzatore deve puntare tutto sulla città. Al ritorno, ogni apostolo deve rendere conto del proprio operato.
Evangelizzare tutti: annunciare loro che sono “persone” e che sono amati da Dio. Ma come si fa se uno non esiste? Se non sei neanche nelle Pagine gialle? Essere o non essere? Ci sono migliaia di “esseri invisibili”. Di questi, molti si sono rifugiati a Castelvolturno: non sono né nigeriani né italiani, sono nati in Italia da molto tempo, ma ancora non hanno ricevuto un pezzo di documento.
To be or not to be?
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento