Oltre i titoli dei tg
Due eventi recenti, tra i tantissimi, indicano un modo diverso di intendere le relazioni
Il tema del giorno è quello della ripresa. Dopo il culmine dell’estate, sono tornate nella norma quasi tutte le attività. C’è ancora chi ne approfitta per alcuni giorni di riposo. E ci sono anche, non bisogna dimenticarlo, quanti hanno lavorato in questi mesi caldissimi. Non solo nel comparto turistico, ma anche in quelli dei servizi essenziali (sanità e trasporti su tutti) e dell’agricoltura. Tante persone che hanno contribuito a facilitare le nostre vacanze.
Sul piatto ci sono vicende economiche, non più solo interne viste le interconnessioni tra i vari Paesi del mondo, e quelle dei conflitti in corso. Le preoccupazioni non accennano a diminuire e gli appelli alla pace cadono nel vuoto, con notevoli ripercussioni anche sugli scambi commerciali. È incredibile come possano rimanere insensibili alle richieste di un cessate il fuoco quanti hanno in mano il destino di migliaia di uomini e donne sotto le bombe.
L’assedio a Gaza con i ripetuti attacchi sui civili non può essere giustificato da quanto accaduto il 7 ottobre dello scorso anno. In quell’occasione Hamas ha compiuto un’azione terroristica causando oltre mille vittime. Un’operazione da condannare, senza alcun dubbio. Rispondere ai torti con altri torti, pure di violenza anche maggiore, dove può portare? Avanti di questo passo, rivangando il passato recente e lontano, non si arriverà mai a un accordo. Come dimostrano i risultati degli ultimi negoziati al Cairo.
Per trovare la pace ci vuole la volontà politica. Ci vuole il desiderio di bene per tutti. Ci vuole uno sguardo che sappia individuare prospettive buone per sé e per gli altri, i nemici di oggi. Ecco, forse sta qui la questione: finché ci si considera nemici non ci si potrà mai incontrare per un dialogo costruttivo. Davanti a questi scenari, rischia di offuscarsi la speranza.
Noi non ci arrendiamo e vogliamo cercare segni positivi. Due eventi recenti, tra i tantissimi, indicano un modo diverso di intendere le relazioni. La Route nazionale dei capi scout a Verona, con oltre 18 mila presenze, ha fatto capire che si può scrutare il mondo con occhi diversi. Un indiscutibile segno di fiducia anche per le nuove generazioni. A Rimini, la 45esima edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli ha mostrato, ancora una volta, che incontrarsi e dialogare conviene. Le decine di convegni con protagonisti di culture molto differenti hanno raccontato a chi vuole andare oltre i titoli dei tg che la pace è possibile.
Basta volerlo.
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