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Anche TikTok è terra di missione

Anche in questo “ambiente digitale” non mancano i religiosi che l’hanno scelto come il proprio spazio di missione, con una modalità di presenza che, senza nulla togliere alla loro vocazione, riesce a collezionare impensabili record di visualizzazioni

Anche TikTok è terra di missione

Nella scorsa puntata mettevamo in luce i rischi legati al fenomeno TikTok, il social network a base di brevi video che spopola fra i giovanissimi. Merita soffermarsi ancora su questo, mostrandone però un’altra faccia.

Come avviene per Facebook e Instagram, anche in questo “ambiente digitale” non mancano i religiosi che l’hanno scelto come il proprio spazio di missione, con una modalità di presenza che, senza nulla togliere alla loro vocazione, riesce a collezionare impensabili record di visualizzazioni.

È il caso di suor Claudia - anzi Hermana Claudia, visto che è argentina pur vivendo in Italia - la religiosa della Congregazione delle Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e perpetuo soccorso che è stata la prima suora a sbarcare su TikTok e oggi vanta 123mila follower e un milione e mezzo di “Mi piace”. A metà giugno il filmato in cui abbassava il volume della musica per dire “Signore, benedici la persona che sta guardando questo video” è diventato virale.

Della religiosa 49enne che canta e balla online si sono occupati tutti, compresi Radio Deejay e Novella 2000.

Anche don Mauro Leonardi non è più giovanissimo ma ha notevole successo su TikTok.

Si presenta come “prete senza armatura” e, oltre a quella in Nostro Signore, non nasconde la sua fede milanista. Il primo a essere meravigliato del grande seguito online è proprio lui: “I giovani mi pongono tante domande e io rispondo con brevi video. Sono tutte risposte che hanno carattere di catechismo perché sui social è necessario essere se stessi”.

Si può dire che don Mauro abbia preso alla lettera l’invito di papa Francesco a raggiungere le “periferie”. Niente è più lontano, infatti, dagli ambienti parrocchiali, eppure l’attenzione non manca.

“Con i giovani bisogna andare cauti su molti temi - spiega lui stesso - per evitare di perderli subito, e anche l’insegnamento della Chiesa deve essere dato in modo mediato. Gesù ci dice di andare a tutte le creature, papa Francesco ci dice di andare nelle periferie e i giovani sono su TikTok. Ovviamente alcune risposte a certe domande sono scontate perché io sono un prete e faccio mia la dottrina della Chiesa cattolica in tutti i suoi aspetti. Così cerchiamo altri spazi di dialogo. Insomma, cerco di vivere su TikTok ciò che da sempre i missionari vivono”.

Cosa ne pensa dei gay? Fumare è peccato? Cosa dice del suicidio? Sono credente, ma non praticante… Queste le domande più frequenti, a cui il sacerdote risponde con parole che vanno dritte al punto. Per finire immancabilmente ogni video con: “Pregate per me che prego per voi”.

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