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I giovani d’Europa twittano con Dio

E se comunicare con Dio fosse semplice come scrivere un post o mettere un “like” sui social media?

I giovani d’Europa twittano con Dio

E se comunicare con Dio fosse semplice come scrivere un post o mettere un “like” sui social media? È la scommessa, rivolta prima di tutto ai giovani, lanciata da don Michel Remery, il prete olandese fondatore di “Twitting with God” (Twittando con Dio), un progetto multimediale che fra app, siti web, pubblicazioni su carta sta coinvolgendo migliaia di ragazzi in tutta Europa.

La molla iniziale, racconta lo stesso don Michel, scattò a Leida, nei Paesi Bassi. Gli capitava spesso, infatti, di venire fermato dopo le celebrazioni liturgiche o di ricevere domande via Facebook o Twitter. I giovanissimi volevano saperne di più sulla fede o semplicemente manifestare i loro dubbi e curiosità. Ben presto le risposte confluirono in un paio di volumetti, oggi riuniti in un unico libro tradotto in oltre venti lingue. Ma i giovani non si accontentarono e, grazie alle loro insistenze, l’iniziativa si trasferì online, rendendo interattivo il progetto e portandolo ben oltre i confini olandesi.

Oggi twittingwithgod.com (e la relativa app #TwGOD) è un portale in dodici lingue, che si avvale della collaborazione di giovani volontari da diversi Paesi e a cui si sono aggiunti negli anni le applicazioni “Il tuo vicino è Dio” (#YniGOD), e “Online con i Santi” (#OnlineSaints): “un incontro virtuale – così si definisce – con oltre 100 santi, provenienti da tutto il mondo”, le cui “ispiratrici storie di vita sono legate alle moderne questioni della vita reale”. L’ultima nata dalla fantasia di don Remery è l’app “Catholic Military Connect”, sviluppato in collaborazione con l’Apostolato militare internazionale per “comunicare il messaggio di vita, di speranza e di crescita nella fede, e per rendere più umane e più cristiane le situazioni in cui il personale militare è immerso” (card. Pietro Parolin).

Per tutti il punto di partenza è lo stesso: “Hai domande sulla fede? Non credi e sei incuriosito da quanto i cattolici credono? Sei stato educato come cristiano e hai domande ma non sai a chi chiederle? Non sei solo!”. Ed ecco alcuni degli oltre 350 interrogativi a cui “TwittingwithGod” offre risposta: è possibile trovare Dio nella natura e nel mondo? Perché dovrei credere in Dio? Perché Gesù è morto per noi? Perché confessarsi con un sacerdote invece di confessarsi direttamente con Dio? Perché la Chiesa è contro i “matrimoni omosessuali”?

Si tratta di domande che genitori e preti, insegnanti e catechisti si sono sentiti rivolgere spesso. Il progetto, però, non vuole essere solo un bignami del catechismo da sfogliare sullo smartphone, come dimostrano le sezioni dedicate alla preghiera e alla carità.

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