Il ragazzo invisibile - seconda generazione

Autore Filippo Cappelli
Introduzione

In fondo siamo italiani. E anche quando si tenta di fare un onesto film su un supereroe dotato di invisibilità, si finisce per concentrarsi sulla famiglia. Di più: sui teenager e sulle crisi adolescenziali. Il problema è che Salvatores inciampa e il vero (unico?) motivo che aveva regalato il successo al primo capitolo omonimo, cioè quell’aria di assoluta novità nel panorama italiano, ora non regge più.

Recensione

La trama: alla fine del primo capitolo, avevamo lasciato Michele Silenzi alle prese con un potere troppo grande da controllare. Grazie ai suoi poteri aveva salvato la ragazza del suo cuore, ma per proteggere lei e se stesso ed evitare di essere rintracciato dalla malvagia organizzazione, era costretto a mantenere il silenzio. Gli studiosi russi continuano a premere e cercarlo, Michele vive la crisi di sentirsi solo e separato da una vita che lo reclama, non ha amici e perde anche gli sguardi della sua ragazza amata. La sua vera madre naturale sembra svelarsi, ma insieme a lei si apre un vaso di Pandora di segreti e difficoltà...

Ci sono tanti, troppi difetti in questo film. E dispiace, perché in fondo si tratta dell’unico franchise supereroistico italiano. Ma resta lontano anni luce da quell’unicum che è stato “Lo chiamavano Jeeg Robot”, più composto e lineare. Si sommano questa volta problemi vecchi e nuovi: se, come nel primo, ci si trova di fronte a una recitazione dilettantistica (fastidiosissima la parlata simil russa scimmiottata); alcuni passaggi non si spiegano neppure se si è visto in modo approfondito il primo capitolo, lasciando i vecchi e nuovi fan piuttosto frastornati.

E dire che la parte tecnica e gli effetti speciali risultano questa volta assai più definiti e precisi, e anche la trama non sembra neppure male con le regole del genere al posto giusto e gli archetipi della storia correttamente modellati. Ma si ha sempre la sensazione del già visto (soprattutto di fronte agli X-Men), come se si volessero ricalcare a tutti i costi “stampi” che appartengono alla tradizione dei cinecomics a stelle e strisce.

Così si perde la novità e la freschezza autoriale del primo episodio, a favore di un anonimato che non giova a nessuno: neppure agli attori, loro sì lasciati troppo liberi e spaesati di fronte a una storia che appare più grande di loro (Ludovico Girardello su tutti).

Un consiglio? Riprendere in mano le nostre corde più tricolori spingendo sull’acceleratore del supereroismo nostrano (come fatto dal già citato “Jeeg Robot”) e lasciar perdere gli inseguimenti di suggestioni internazionali. Non è provincialismo, ma saper scrivere poesie nella lingua che conosciamo meglio.

Valutazione: nonostante i difetti citati, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria ed è adatto a una visione “in famiglia”.

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Data di pubblicazione 09/01/2018 18:30
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Il ragazzo invisibile - seconda generazione
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Note
Categoria Cinema
Il Film

Diretto da: Gabriele Salvatores

In programmazione: Eliseo Cesena, Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)