Io sono tempesta
Lo spunto da cui sembra nascere il film è un fatto di cronaca reale: si tratta dell’affidamento ai servizi sociali di Silvio Berlusconi. Bisogna però dire che il film abbandona immediatamente qualsiasi partigianeria per concentrarsi su un racconto di più alto respiro.
La trama: Numa Tempesta (Marco Giallini) è un finanziere con molto fiuto per gli affari e ben pochi scrupoli, gestisce un fondo miliardario e abita da solo in un immenso hotel di lusso, in attesa di rivenderlo. Sta dando il via a un’operazione da milioni di euro in Kazakistan, quando, a causa di una vecchia frode fiscale, è costretto a scontare un anno di pena ai servizi sociali presso un centro di accoglienza per senzatetto e immigrati. Tra i tanti emarginati, stringerà amicizia con Bruno (Elio Germano), un padre che ha perso il lavoro e si trova a ricominciare tutto da capo...
Dopo “Chiamatemi Francesco”, film che raccontava la giovinezza di papa Bergoglio, Daniele Lucchetti torna alle più congeniali atmosfere della commedia sociale con “Io sono Tempesta”, titolo di per sé già abbastanza “programmatico”. Il film è stato scritto insieme a Sandro Petraglia e Giulia Calenda, e pur avventurandosi nei terreni facili e pianeggianti della farsa trova nella felice performance dei suoi due protagonisti, Marco Giallini ed Elio Germano, il primo punto a favore di una commedia che, pur non raccontando nulla di nuovo, si lascia vedere con gusto.
Idealmente la vicenda potrebbe essere considerata assai semplice: dopotutto il contrasto tra il ricco senza scrupoli e il padre povero, ma dal cuore grande l’abbiamo già visto e rivisto. Il vero punto di forza risiede invece nella leggerezza con cui il film si racconta e nel sapiente uso di attori professionisti e attori raccolti invece dalla strada (tra tutti, Franco Boccuccia, già visto nel recente “Il più grande sogno” di Michele Vannucci).
Un merito speciale, ancora una volta, va alla straordinaria interpretazione di Marco Giallini che rende il film un vero e proprio spettacolo. Il personaggio di Numa Tempesta è cucito a pennello su di lui. In effetti il regista ha dapprima pensato al protagonista della sua pellicola e poi ha costruito un personaggio con le sue stesse caratteristiche.
Detto tutto questo bisogna comunque ammettere che il film è godibile e si segue bene dall’inizio alla fine. I duetti degli attori reggono perfettamente e l’atmosfera stessa del film risulta piacevole. Nonostante i personaggi di contorno restino poco sfaccettati, impedendo una reale empatia con loro e le loro azioni, il film riesce a non scadere nel moralismo e a regalare un divertimento mai sguaiato. Che nelle commedie italiane di oggi è davvero merce rara.
Diretto da: Daniele Lucchetti
In programmazione: Eliseo (Cesena), Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)