La truffa dei Logan

Autore Filippo Cappelli
Introduzione

Le pause devono far bene a Soderbergh. Sono quattro anni che il regista non firmava più nulla per il grande schermo, anche se nel frattempo aveva deliziato la tv con capolavori come “Dietro i candelabri” e due stagioni di “The Knick”. Poi è tornato con un cast hollywoodiano e un film dal grande respiro, oltreché un genere a lui non troppo frequentato.

Recensione

La trama: “La truffa dei Logan” narra della rocambolesca rapina organizzata dagli sfortunati fratelli Jimmy (Channing Tatum, ex promessa del football, zoppo a una gamba) e Clyde (Adam Driver, barista e veterano di guerra con un braccio solo), i quali decidono di compiere il memorabile colpo durante la gara automobilistica “Coca-Cola 600” in programma nel weekend del Memorial Day alla Charlotte Motor Speedway.

Perché il piano riesca, però, i due improvvisati delinquenti saranno costretti a organizzare l’evasione carceraria dell’eccentrico esperto di esplosivi Joe Bang (Daniel Craig, piuttosto disturbato), il tutto senza avere la minima idea riguardo all’esito dello scalcinato progetto...

Il film funziona fin dall’inizio grazie a quel tocco alla Soderbergh che ne fa un solido e gustoso prodotto autocitazionistico. Il gruppuscolo di provinciali freaks funzionano al cinema dai tempi degli "Ocean’s" (evocati nel corso della pellicola) eppure questa volta lasciano da parte lo stile e le giacche scure per indossare gli abiti di un’America rurale e grottesca, dalla voce alta e poco costrutto.

Anche lo stesso Soderbergh sembra divertirsi un mondo. Mescolando il country con il soul dance di David Holmes e le cose sembrano filare come le stesse auto della corsa. Ma, come si diceva, dietro alle luci esplosive e al ritmo battente, l’operazione nostalgia si palesa continuamente. Il citazionismo verso i successi passati segnalano il desiderio di sguardo verso un mondo che non c’è più, un’America stessa che è cambiata.

Inserisce così delle minime deviazioni rispetto alle “regole del gioco”, scarti e frammenti di un’umanità che, oggi, deve soprattutto pensare alla sopravvivenza dei sogni e dei sentimenti. Ecco che la scena in cui la figlia di Jeff canta Country Road sotto gli occhi del padre si mangia, in un colpo solo e con una semplicità quasi imbarazzante, quasi tutto il cinema sfornato a Hollywood negli ultimi anni.

Se prima il sistema funzionava ed era necessario trovare le pieghe all’interno delle stelle e delle strisce per scoprire il proprio posto, ora l’America è ferita e il proletariato scartato dalla bandiera diviene il carnefice dello stesso sistema, che reclama la sua parte dal sistema corrotto. Ci si fa beffe del potere, di un’autorità che continua a reggere e che forse dovremmo mostrare dietro al suo bluff e al trucco. Eppure Soderbergh resta un genio. E ci mostra tutto, senza farci sentire in colpa.

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Data di pubblicazione 05/06/2018 18:30
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La truffa dei Logan
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Note
Categoria Cinema
Il Film

Diretto da: Steven Soderbergh
In programmazione: Multisala Aladin (Cesena), Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)