Tully

Autore Filippo Cappelli
Introduzione

Regista dagli alti e bassi, Reitman riesce a trovare sempre il salto di qualità per alzare le sue quotazioni. Questa volta lo fa con un incipit e uno spunto originale che avrebbe fatto gola a Woody Allen nei tempi che furono: una tata per mamme.

Recensione

La trama: Tully è una ragazza che si affaccenda a far da balia la notte ai bambini appena nati. Quando piangono e hanno bisogno di mille attenzioni, ecco che è pronta lei, così la vera mamma può riposare in santa pace e affrontare il lavoro e le faccende quotidiane del mattino fresca e riposata.

Rassicurante, positiva, piena di voglia di fare, Tully appare quando Marlo, la protagonista, stremata dalla nascita del terzo figlio, decide di rivolgersi a lei. Inizia così con diffidenza una serie di notti di riposo e di mattine in cui trova tutto a posto, si sente piena di energie e trova i bambini felici. La famiglia perfetta con un segreto notturno...

L’intreccio è assai più fine di quel che sembri. Sottilmente inquietante e decisamente psicologico, mantiene la sua forza non nella trama, quanto nella maniera in cui descrive il desiderio recondito e quell’anelito inconfessabile di abbandonare tutto e tornare alla vita antecedente la gravidanza, contaminato dal senso di colpa di abbandonare i figli.

Potrebbe essere questa la rappresentazione definitiva della depressione post parto, a volerla guardare da vicino, ma più in grande vuole indicare qualcosa in cui chiunque può vedere se stesso, in quello sguardo volto all’indietro, la malinconia di considerare chi si era prima e su cui si mischia il desiderio di vivere il presente.

Questa Mary Poppins per adulti (del resto sempre il cinema ci ha spiegato che anche Mary Poppins era lì non per salvare i bambini, ma i loro genitori) le sistemerà la vita e riuscirà anche a spingere sul desiderio di mostrare un conflitto interno finalmente, e finemente, nuovo e originale, lontano dai soliti conflitti preconfezionati e sempre uguali che il cinema pigro ci propone.

In “Tully” Charlize Theron ingrassa a dismisura come ai tempi dell’Oscar per “Monster”, ma trova la sua migliore prova d’attrice. È la stanchezza che prende forma umana all’interno della pellicola, mai imprecisa nel rappresentare la fatica di madre, ottima nella sua interpretazione che per nulla risulta caricata, ma soltanto prostrata dalla gestione dei tempi e dei componenti della propria famiglia.

Una protagonista che concentra su di sé la responsabilità del film, affrontando l’estenuante confronto con la giovinezza di Tully e trovando comunque attraverso lei la chiave per riuscire a ricoprire il suo ruolo: prendendosi cura di sé stessa, come ci si dovrebbe in fondo prendere cura di una bambina.

Col passare dei minuti il film prende quota e diventa così il film più bello e maturo di Reitman: nasce come un film di occhiaie profonde e sguardi spenti, occhi lucidi e risate tirate. In attesa del sole del mattino.

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Data di pubblicazione 03/07/2018 18:30
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Tully
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Note
Categoria Cinema
Il Film

Diretto da: Jason Reitman
In programmazione: Multisala Eliseo (Cesena), Multisala Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)