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Due ruote

Con Manuel Senni si parla del Giro d'Italia

L'ex professionista è reduce dalla vittoria della Granfondo "Squali Trek" di Cattolica

Con Manuel Senni si parla del Giro d'Italia

A Cesena sarà solo di passaggio domani il Giro d’Italia, con la tappa Santarcangelo di Romagna – Reggio Emilia. La partenza avverrà nel comune del Riminese, poi, presa la via Emilia in direzione Nord, il torpedone rosa attraverserà la cittadina bagnata dal Savio verso le 12.52. Sarà un saluto velocissimo, che durerà appena qualche minuto, nella frazione numero 11 della manifestazione, ma saprà scaldare il cuore a Manuel Senni.

L’ex ciclista professionista di Sala di Cesenatico ha partecipato a quattro edizioni è ora impegnato come guida e accompagnatore di cicloturisti presso il Lungomare Bike Hotel. Il “Barracuda”, dopo aver vinto la Gf “Via del Sale”, si è imposto pochi giorni fa alla Granfondo “Squali Trek” di Cattolica e Gabicce Mare.

Saranno 203 i chilometri previsti, per una frazione tutta pianeggiante, condita da due traguardi volanti a Toscanella di Dozza e San Giovanni in Persiceto. Che gara prevedi?

“Sicuramente sarà una tappa di trasferimento dove andrà via una fuga di pochi corridori e che verrà controllata dal gruppo, dove le squadre dei velocisti prepareranno lo sprint”.

Chi sarà il favorito?

“Vedo come favorito Arnaud Démare. Di solito su queste tappe è molto forte anche se Gaviria mi è sembrato un cliente scomodo”.

Ancora una volta la Romagna è presente alla corsa rosa.

“In Regione si fa tanto per promuovere il territorio, d’altronde abbiamo tutto: dal mare alle colline, montagne comprese, ma soprattutto un territorio pieno di storia”.

Chi sarà alla fine a prevalere e vincere la maglia rosa?

“Secondo me il favorito è Carapaz. E’ tra i meglio attrezzati e può contare su una squadra forte”.

In questa edizione 2022, la numero 105, non ci sono atleti romagnoli in gara.

“Non abbiamo più corridori esperti. Al momento ci sono giovani appena approdati tra i professionisti e che quindi hanno ancora bisogno di tempo per emergere”.

 Passato il Giro, arriverà la volta della “Nove colli”.

“È l’evento territoriale per eccellenza. Io accompagneró alla partenza i clienti dell’hotel in cui lavoro, poi prenderó il via e faró la mia corsa. Quest’anno lungo le strade ci saranno tutti i miei tifosi e quindi dovrò stare davanti”.

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