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Il dopo partita Cesena-Triestina. Il mister: "Dobbiamo maturare molto in fretta"

Lo scenario è quasi apocalittico in un "Orogel Stadium Dino Manuzzi" con appena mille spettatori invitati dal club

Mister Viali mentre parla con il quarto uomo. Foto Marco Rossi

Il Cesena incassa il primo ko stagionale dalla Triestina dopo due gare di campionato e mister William Viali si tiene stretta la prestazione di livello del primo tempo dei suoi ragazzi. “In parità numerica - ha spiegato il tecnico nel post partita davanti ai microfoni della stampa - abbiamo fatto molto bene. In settimana avevamo preparato la gara in questo modo e i ragazzi hanno eseguito tutto alla lettera. Sia in fase di possesso palla che non, abbiamo concesso poco o nulla agli avversari”.

Lo scenario è quasi apocalittico in un "Orogel Stadium Dino Manuzzi" con appena mille spettatori invitati dal club e disposti in sicurezza tra tribuna e distinti, affluenza limitata secondo l'ordinanza regionale emessa dal governatore Bonaccini la settimana scorsa. Al 15’ se l’incornata di Bortolussi non avesse preso la traversa, la gara forse sarebbe stata differente. "Abbiamo costruito molte occasioni - ha detto il mister a fine gara -. Siamo riusciti a mettere in difficoltà la Triestina durante ogni nostra incursione”. Dopo due minuti però è arrivata la rete dello svantaggio firmata da Tartaglia. “Se al primo episodio sfavorevole subiamo gol, vuol dire che dobbiamo fare un salto di qualità. È una questione di mentalità. Sotto l’aspetto dell’anima dobbiamo crescere tanto. Ancora non leggiamo bene i pericoli e le situazioni nate da calcio da fermo”.

L’espulsione per doppia ammonizione di Munari nel terzo minuto di recupero del primo tempo ha notevolmente complicato la gara. “Nessuno vuole usare l’età come alibi, ma c’è differenza nella lettura delle situazioni. Questo è il nostro percorso, se voglio che un giovane cresca devo accettare queste situazioni, ma deve essere supportato da tutta la squadra per sopperire a questi episodi”.

Al rientro in campo dopo l’intervallo il Cavalluccio ha tentato di riemergere, ma senza successo. “Ho provato a fare una ripresa aggressiva - continua il tecnico - mantenendo le due punte centrali ma visto il ritmo, la qualità tecnica della Triestina e l’inferiorità, ho normalizzato la partita cercando di restare in gara fino al novantesimo. Il 2-0 di Gomez ha chiuso i giochi”.

Al di là degli episodi, manca ancora una condizione fisica accettabile per aver la benzina nelle gambe sufficiente a coprire tutta la sfida. “Oggi si è visto ancora di più contro una squadra di livello - conclude Viali -. Il nostro difetto è l’anima: facendo così bene nei primi 45 minuti è inaccettabile andare sotto o farsi raggiungere con un’azione banale, come successo a Verona dopo essere andati vicini al possibile 0-2. Dobbiamo maturare molto in fretta”.

Dello stesso parere è anche Francesco Ardizzone. “Nel primo tempo abbiamo disputato la gara che dovevamo fare. Dopo aver messo la Triestina in difficoltà - analizza il centrocampista - siamo andati sotto. Non è un caso perché in due gare ci sono già capitati episodi a sfavore. Dobbiamo lavorare su questo aspetto, ma fa parte del percorso di crescita di una squadra giovane. Credo tanto in questo gruppo. Ora ripartiamo dal primo tempo. Il mister ci ha dato una mentalità che dobbiamo coltivare. La sconfitta non ci fermerà - conclude -. Adesso pensiamo alla trasferta di Perugia”. 

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