Decisione ribadita in Appello
Tribunale Figc: il vecchio Cesena non c'è più, cade il processo
La Corte federale d’Appello-sezioni unite della Federazione italiana giuoco calcio, nella riunione odierna,ha stabilito il non doversi procedere nei confronti della società AC Cesena per l’intervenuta revoca dell’affiliazione.

La Corte federale d’Appello-sezioni unite della Federazione italiana giuoco calcio, nella riunione odierna, ha respinto i ricorsi del Procuratore federale, del Chievo-Verona contro le sanzioni inflitte al club scaligero (che in primo grado aveva subìto, oltre a inibizioni per i propri tesserati e ammende, la penalizzazione di 3 punti in classifica da scontarsi nella stagione sportiva in corso).
Riunito ai procedimenti, e respinto, anche il ricorso della Virtus Entella avverso la declaratoria del Tribunale federale nazione di non doversi procedere nei confronti della società AC Cesena per l’intervenuta revoca dell’affiliazione.
Il secondo grado di giudizio ha quindi ribadito quanto già stabilito in primo grado: il vecchio Cesena non c'è più, non si può procedere.
Si tratta di procedimenti distinti, quelli citati, ma i rapporti tra Ac Cesena (vecchia gestione) e Chievo erano balzati agli onori della cronaca, nei mesi scorsi, per il caso plusvalenze, ossia giocatori che passavano da una squadra all’altra con quotazioni milionarie (e, dunque, potenzialmente “gonfiate”).
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