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Un cesenate ieri sera all'Olimpico di Roma. Le emozioni della ripartenza col pubblico

Parla Agostino Valentini

Un cesenate ieri sera all'Olimpico di Roma. Le emozioni della ripartenza col pubblico

Il pubblico è tornato finalmente sugli spalti di uno stadio di calcio e la prima grande gara è stata quella inaugurale dell’Europeo 2020. Allo stadio “Olimpico” di Roma, ieri sera gli Azzurri del Ct Roberto Mancini hanno messo al tappeto la Turchia con con un secco 3-0 e sui seggiolini dei Distinti Nord-Ovest era presente anche il cesenate Agostino Valentini.

Che effetto ha fatto tornare allo stadio e assistere ad una gara dal vivo?

“È stato molto suggestivo dal punto di vista emotivo. Anche se la capienza è stata limitata a 16 mila spettatori, posso assicurare che l’effetto è risultato molto travolgente, ovvio che avere uno stadio pieno avrebbe comportato qualcosa di diverso. Già prima di arrivare dentro, l’attesa stessa è stata emozionante. Poi una volta all’interno, e con l’avvio della cerimonia di apertura, ammetto che mi sono scese delle lacrime dalla gioia”.

Un primo passo verso la normalità è stato compiuto.

“Siamo stati troppo tempo senza calcio dal vivo e per un tifoso come me è molto importante. Nel mio caso equivale a una valvola di sfogo dalla quotidianità”.

Quali disposizioni sono state prese per far accedere il pubblico?

“Oltre alla mascherina obbligatoria, al tornello il primo step è stato il controllo del biglietto. Agli steward andava poi mostrato il certificato vaccinale, oppure il tampone molecolare negativo nelle 48 ore precedenti all’incontro o anche di aver contratto il covid nei sei mesi antecedenti alla sfida”. 

Prima di sedersi anche il passaggio al controllo della temperatura.

“Erano presenti dei termoscanner, così non c’era il rischio per gli operatori di stare a stretto contatto con i tifosi per la misurazione. Dopodiché mani igienizzate e un rapido controllo di quello che si portava con sé dentro all’impianto”.

Non tutti sono però riusciti a entrare.

“Per via della riduzione della capienza a causa della pandemia, l’organizzazione ha sorteggiato chi poter far entrare e chi no. Io avevo acquistato il tagliando nel 2019, ammetto di essere stato anche fortunato e ce l’ho fatta”.

Sugli spalti si è visto anche molto fair play.

“Sembrava una festa, alcuni tifosi turchi si sono seduti in mezzo a noi, rispettando le distanze. Questa ripartenza spero sia stata di buon auspicio per il futuro, anche per le altre attività commerciali”.

In campo la gara è stata senza storia: l’Italia si è imposta con l’autorete di Demiral e i gol di Immobile e Insigne.

“Sono molto soddisfatto delle vittoria netta. Probabilmente i ragazzi sono stati condizionati dalla presenza dei tifosi. Li ho visti inizialmente timorosi in campo ma nel secondo tempo si sono sbloccati e hanno fatto una grandissima partita”.

Ancora però, non si sa quando poter assistere alla ‘prima’ all’”Orogel Stadium Dino Manuzzi”.

“Da tifoso del Cesena, tornare nel catino dell’ex Fiorita mi manca tantissimo. Dal 2014 non sono mai stato assente ed è dura stargli lontano. Il supporto di noi tifosi sarebbe stato molto utile in stagione”.

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