Anche il Platus Festival potrà beneficiare dell’Art Bonus. E batte cassa ai privati

Da quest’anno anche il Plautus Festival potrà beneficiare delle erogazioni liberali, disciplinate dalla normativa sul cosiddetto Art bonus.

L’Art bonus, che prevede un’agevolazione del 65 per cento dell’importo erogato, è attualmente una delle più vantaggiose misure fiscali presenti in Europa per incoraggiare il mecenatismo.

Inizialmente previsto per finanziare, principalmente, interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, nonché sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici e Fondazioni Lirico Sinfoniche, con la nuova legge sullo spettacolo dal vivo (175 del 2017) i benefici sono stati estesi a tutti teatri.

Grazie a questa ultima novità legislativa anche i festival posso dunque avvalersi del vantaggioso credito d’imposta: un’opportunità che il Plautus ha colto prontamente e con entusiasmo.

Secondo le statistiche ufficiali del Ministero della Cultura, dalla sua entrata in vigore, avvenuta nel 2014, l’Art bonus è stato utilizzato da 6.345 mecenati, con una donazione complessiva di oltre 200 milioni di euro, distribuiti su 1.323 interventi.

“Numeri significativi che confermano l’efficacia di una misura importante dal punto di vista materiale, perché con queste risorse si finanzia la cultura e il recupero del patrimonio, ma importante soprattutto dal punto di vista educativo perché sta introducendo nel nostro Paese la cultura del mecenatismo – commentano i responsabili della rassegna –. Si tratta di un’ulteriore opportunità per sostenere la crescita del Plautus Festival verso traguardi sempre più importanti”.