"Cambia Mercato" presenta il resoconto di questi cinque anni di lavoro della giunta Rossi

“Oggi, dopo cinque anni di opposizione, ci mettiamo a disposizione dei cittadini di Mercato Saraceno con la nuova lista ‘Cambia Mercato’ per affrontare e risolvere, dopo anni, le troppe criticità irrisolte ereditate dalla passata Giunta Rossi. Questioni legate ai servizi per la collettività, alla sicurezza del territorio, allo sviluppo e alla crescita dei settori agricolo, ricettivo e produttivo. Puntiamo alla salvaguardia, all’integrità e all’affermazione del cospicuo patrimonio culturale, produttivo e enogastronomico che il nostro suggestivo e variegato territorio custodisce e tramanda”. A dichiararlo sono i consiglieri uscenti Ombretta Farneti (‘Mercato Saraceno Cambia’) e Marco Cecchini (‘Per Mercato Saraceno’) che sostengono la candidatura a sindaco di Cristina Santucci. Farneti e Cecchini hanno presentato un breve resoconto del tanto lavoro svolto in questi anni in Consiglio comunale, dove hanno assicurato “una partecipazione attiva e collaborativa alla Giunta uscente, che, purtroppo, in più occasioni non ha mostrato l’ascolto, la lungimiranza e il coraggio che sarebbero serviti”.

“Come emerge dal resoconto, - affermano - sono troppi i deficit della passata maggioranza di sinistra, carenze che hanno causato notevoli danni a Mercato Saraceno e ai suoi abitanti, a cui ora spetta di decidere se vogliono continuare con questo andazzo o puntare sul cambiamento, votando la lista ‘Cambia Mercato’”. “La nostra opposizione costruttiva – sottolineano Farneti e Cecchini - si è rivolta all’Unione dei Comuni della Valle del Savio. Abbiamo sollecitato l’amministrazione di Mercato a verificare se convenisse al nostro Comune permanere nell’Unione. Troppe sono le perplessità sulle decisioni della Giunta Rossi di spogliarsi gradualmente di servizi che non hanno comportato economie di gestione, ma certamente hanno determinato un depauperamento di risorse umane e di servizi ai nostri concittadini. Mercato Saraceno è diventato, di fatto, un quartiere periferico gestito da Cesena e da Bagno di Romagna”.

“Altri temi su cui abbiamo sollevato contestazioni sono il regolamento Tari e la relativa tassa sui rifiuti, in rapporto ai quali abbiamo segnalato le evidenti incongruenze e diversi errori nel calcolo a danno di determinate utenze. Ci siamo poi battuti contro le irregolarità nell’applicazione dell’aliquota IMU sui terreni agricoli, a discapito dei proprietari, e contro l’introduzione, da parte della Giunta Rossi, del Regolamento idrogeologico per la cura e la gestione dei suoli, che ha imposto alle aziende agricole stringenti opere manutentive, scaricando sugli agricoltori compiti gravosi e responsabilità per eventuali sinistri derivanti dagli stessi fondi, consentendo all’amministrazione di lavarsene le mani. Siamo stati molto critici sulla disattenzione dell’amministrazione uscente nei confronti della struttura ospedaliera di Mercato Saraceno, ormai spogliata di gran parte dei servizi che costituivano, fino a pochi anni fa, il fiore all’occhiello dell’intera vallata del Savio. Le rassicurazioni richieste al sindaco Rossi sono svanite in un nulla di fatto. Per non parlare della questione sicurezza: abbiamo sollecitato provvedimenti di fronte all’escalation di furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali proponendo rimedi rimasti inascoltati. Abbiamo denunciato la carenza di manutenzione dei cimiteri, l’assenza di attraversamenti pedonali e insegne, la scarsa attenzione verso i portatori di disabilità, soprattutto in termini di accessibilità agli edifici pubblici, e lo sperpero di risorse pubbliche per i continui lavori a Palazzo Dolcini. Ci fermiamo qui, anche se tanti altri argomenti ci hanno visti protagonisti in Consiglio comunale. Ciò che emerge è l’inderogabile necessità di un cambio di rotta e di maggioranza”.