Valle Savio
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VIADOTTO PULETO

Da Camera di Commercio e istituti di credito una mano tesa a imprese e privati in difficoltà per la chiusura dell’E45

Serviranno più di 7 mesi perché la vecchia strada statale umbro casentinese sia resa percorribile per tutti

Da Camera di Commercio e istituti di credito una mano tesa a imprese e privati in difficoltà per la chiusura dell’E45

La Camera di Commercio ha annunciato che porterà da 500 mila a 600 mila euro il proprio fondo destinato alle imprese, mettendo a disposizione delle cooperative di garanzia delle associazioni un plafond aggiuntivo di 100 mila euro che servirà ad abbattere i tassi di interesse per la concessione di nuovi finanziamenti alle imprese in difficoltà a causa della chiusura della E45. Da parte loro invece gli istituti bancari presenti (Bcc di Sarsina, Bper Banca, CreditComm, Credito Coop. Romagnolo, Crédit Agricole) si sono dichiarati pronti ad attivare una moratoria per tutti i finanziamenti attivati da imprenditori e cittadini dei territori colpiti dalla chiusura della superstrada, sia in conto capitale che per interessi, azzerando per 12-18 mesi le rate, senza aggiunta di alcun costo. Nei prossimi giorni inoltre ciascuna banca invierà ai Comuni della Valle del Savio la propria proposta specifica per imprese e cittadini.

Sulla base di queste novità si è svolto questa mattina l’incontro tra i firmatari del Protocollo d’intesa per l’E45 – e più precisamente per organizzare l’accesso ai benefici e alle agevolazioni previste dalla Regione Emilia-Romagna (al momento 250 mila euro per ammortizzatori sociali ai lavoratori, aiuti economici a famiglie) - e gli Istituti bancari del territorio. “Abbiamo convocato questo incontro – spiegano in un comunicato inviato agli organi di stampa il presidente dell’Unione Valle Savio Paolo Lucchi e il vicepresidente Marco Baccini, che hanno coordinato la riunione, affiancati dai sindaci di Mercato Saraceno Monica Rossi, di Sarsina Enrico Cangini, di Verghereto Enrico Salvi – recependo una richiesta emersa durante il Tavolo di emergenza sulla E45 del 25 gennaio scorso. In quella sede, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo, sindacati ed associazioni di categoria e di impresa, ci avevano sollecitato a coinvolgere gli istituti di credito del nostro territorio, per individuare insieme ulteriori strumenti a sostegno di quei lavoratori, imprese e famiglie che stanno subendo le drammatiche conseguenze di questa situazione”.

L’incontro di oggi, esteso alle Cooperative di Garanzia e alla Camera di Commercio si è rivelato molto positivo, anche se come sottolineano le parti che vi hanno preso parte, resta la consapevolezza che queste misure, così come gli aiuti messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, non possono essere la soluzione al problema, che è molto complesso e per il quale presidente e vicepresidente dell’Unione Valle Savio continuano a sollecitare il Governo di fare la propria parte, minacciando anche una prossima manifestazione pubblica, proprio a ridosso dei “palazzi della politica romana”. "A essere ottimisti - precisano Lucchi e Baccini - serviranno più di 7 mesi perché la vecchia strada statale umbro casentinese sia resa percorribile per tutti (soluzione, questa, che ad ogni modo non risolverebbe il problema). A fronte di questa situazione, né il Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, al quale abbiamo scritto di nuovo venerdì scorso per sollecitarlo a convocare quanto prima il Tavolo di emergenza che ci aveva garantito lo scorso 22 gennaio, né quello dello Sviluppo Economico e del Welfare Luigi Di Maio, che abbiamo più volte contattato per un incontro indispensabile a mettere in campo le necessarie misure di tutela ad imprese, famiglie e lavoratori, si degnano di darci una risposta. Se servirà – concludono – non esiteremo a muoverci per organizzare una manifestazione a Roma”.

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