Valle Savio
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Terra e Memoria, a Pieve di Rivoschio una giornata nei luoghi dove è nata la Costituzione

"Per comprendere la Costituzione italiana bisogna conoscere il doloroso e drammatico percorso che i giovani nati e cresciuti sotto il fascismo furono costretti a fare per recuperare la sovranità su se stessi, sulla propria mente, sulla propria persona". Nella bassa Valle Savio una giornata che ripercorre la storia con camminate, rappresentazioni e riflessioni

Domenica 16 giugno: percorsi a piedi, musiche, esposizione e riflessioni. Per i camminatori più allenati l’appuntamento è alle 9 a Ranchio

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione – ricordava l'avvocato e politico Piero Calamandrei - andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione”.

Per il giurista, partigiano e costituzionalista, per comprendere la Costituzione italiana bisogna conoscere il doloroso e drammatico percorso che i giovani nati e cresciuti sotto il fascismo furono costretti a fare per recuperare la sovranità su se stessi, sulla propria mente, sulla propria persona. Il fascismo aveva insegnato loro a credere alla parola del Duce, a obbedirgli e a combattere per il fascismo. Fu nella concreta esperienza di guerra, quella che il fascismo aveva tanto esaltato, che i giovani recuperarono una sguardo critico, uno spirito critico verso il fascismo. L’esperienza della ritirata di Russia, della sconfitta d’Africa, delle bombe e della fame portò ad una netta separazione fra i giovani, la popolazione e il fascismo, costrinse gli stessi fascisti a isolare e a costringere Mussolini alle dimissioni.

Con l’8 settembre 700mila soldati italiani furono catturati dai tedeschi e portati in campo di concentramento in Germania. Preferirono il freddo, la fame, le privazioni all’arruolamento nel ricostituito esercito fascista di Mussolini. In Italia, una minoranza di giovani, con l’apporto di tanti contadini, salì in montagna e affrontò un esercito militarmente infinitamente più attrezzato e superiore ma incapace di sradicare la guerriglia partigiana e per questo si rivalse sulla popolazione civile con violenze, eccidi e stragi. La Costituzione rispecchia questo percorso e programma una società libera, democratica e solidale di radicale diversità rispetto al fascismo, alle gerarchie precostituite, all’autoritarismo.

Per fare memoria e rendere onore alla storia, si terrà domenica 16 giugno, a Pieve di Rivoschio (Sarsina) la quinta edizione di “Terra e Memoria. Una giornata sui luoghi dove è nata la Costituzione”.

Per i camminatori più allenati l’appuntamento è alle 9 della mattina a Ranchio per la partenza della camminata guidata dal Cai (Club Alpino) di Cesena.

Alle 9,45 dal Parco della Resistenza e della Pace di Pieve di Rivoschio, partirà una visita guidata che condurrà i partecipanti fino alla casa comando di Campofiore. Arrivati a destinazione, dopo i saluti del Sindaco di Sarsina, vi sarà spazio per le musiche del Coro Spontaneo Individuale e per gli interventi di Enrico Salvi, presidente Coordinamento provinciale per i luoghi della Memoria e di Giuseppe Masetti, storico e direttore di Istoreco di Ravenna.

Il pranzo lo si potrà consumare presso i locali della Pro oco di Pieve di Rivoschio. Nel pomeriggio le attività proseguiranno presso il Parco della Resistenza e della Pace. Lì sarà possibile visitare la mostra di Lucio Cangini, interverranno poi Miro Gori, presidente Anpi Forlì-Cesena e Piero Piraccini, relatore per la Tavola della Pace.

A seguire “Dopolavoro Theatro”, uno spettacolo di improvvisazione teatrale in cui gli attori esploreranno insieme al pubblico momenti di vita legati alla memoria, alla resistenza e al folclore locale, costruendo sul momento storie divertenti, emozionanti e coinvolgenti, attraversando o sfiorando, con delicatezza e con il rispetto dovuto, alcuni momenti legati a questi luoghi. Storie di pura fantasia, ambientate nell'epoca della resistenza, tra momenti di vita comune e storie di personaggi inventati, un'interessante miscela di realtà e immaginazione.

Per tutta la giornata, nella sede della Pro loco sarà visitabile “(R)esistere!” mostra estemporanea, a cura di Anton Roca, di opere video e fotografia dedicata allo sguardo di quattro artiste donne, le due canadesi Myriam Lambert e Marie-Claude Gendron e le due italiane Manuela Campana e Michela Mariani, sui fatti storici e sui monumenti rievocativi, fondanti della Repubblica Italiana.

A conclusione della giornata, scendendo a valle, sarà possibile visitare lo Spazio Rad’Art in via Mulino di sopra nr.6 a San Romano, dove sarà esposta una versione speciale del progetto di residenza dell’artista canadese Caroline Gagnè.

 

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Domenica 16 giugno: percorsi a piedi, musiche, esposizione e riflessioni. Per i camminatori più allenati l’appuntamento è alle 9 a Ranchio
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