Il futuro della montagna nello sviluppo dell'agricoltura

            Tra i risultati finali, le “idee forza” per il futuro piano strategico dello sviluppo della montagna, recepiti nel rapporto finale del percorso partecipato “Quale futuro per la montagna”, un posto di rilievo lo tengono idee e proposte per il settore delle produzioni agricole.

            Né potrebbe essere diversamente visto che il settore “primario” è ancora il principale settore per numero di imprese nell’ambito dei quattro Comuni montani della valle.

            Anche se se forse, in considerazione del ruolo svolto dalle aziende agricole sia in relazione alla tipicità dei prodotti che alla manutenzione del territorio, meriterebbero ancora maggiore attenzione.

            In ogni caso, nell’ambito del piano di identità e di marketing di vallata, il futuro dello sviluppo locale punta sulla crescita di nuove imprese agricole, su progetti per programmi di economia circolare, sul rafforzamento delle filiere produttive con la creazione di marchi di prodotto e promozione del consumo dei prodotti a chilometro zero.

            Rafforzare il legame delle produzioni agricole con i servizi di ristorazione locale, integrare i produttori con le attività dell’ospitalità e della ricezione turistica, nuova formazione per gli imprenditori agricoli, rientrano tra le “idee forza” per il possibile piano strategico, così come percorsi formativo-didattici su tipicità locali e fattorie didattiche.

            Ma, tanto per restare nel campo della formazione di livello superiore, non si potrebbe anche pensare a qualche corso specialistico legato alle attività di tipo forestale, vista la grande presenza di boschi e la possibilità che anche la “coltivazione” del bosco correttamente realizzata, come hanno insegnato i Camaldolesi nei secoli scorsi, possa diventare un’attività economicamente utile?