Montagna
Il sindaco Marco Baccini scrive al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa
"Pervaso da un senso di completo abbandono da parte dello Stato"
Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini ha scritto una lettera al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.
"Scrivo in riferimento alla sua dichiarazione apparsa sui canali di stampa - scrive il sindaco Baccini nel documento inviato per conoscenza in redazione - a mezzo della quale ha dichiarato che il problema del dissesto idrogeologico è conseguenza della mancanza di capacità dei Comuni di spendere le risorse destinate.
Nella mia qualità di sindaco di un Comune di montagna tale dichiarazione mi lascia fortemente stupito, pervaso da un senso di completo abbandono da parte dello Stato, e impaurito per come il Governo centrale, che lei rappresenta, interpreti il ruolo e il lavoro di tanti amministratori che quotidianamente si confrontano con i problemi dell’organizzazione del sistema territoriale degli enti pubblici.
Probabilmente si è trattato di una dichiarazione affrettata, che non tiene conto di tanti aspetti che ruotano attorno alla gestione e alla tutela del territorio.
Qualche riflessione potrebbe essere utile a rivedere la sua dichiarazione, considerando che la tutela del territorio passa prevalentemente dal coinvolgimento degli enti di bacino, competenti e titolari a intervenire sui corsi d’acqua, delle Soprintendenze per il rilascio dei pareri paesaggistici, delle articolazioni del Demanio proprietario della gran parte dei versanti montani e collinari. Per non parlare delle complesse procedure del Codice degli Appalti, che complicano e ritardano ogni tipo di intervento, nonché dei bilanci dei Comuni che costringono gli Enti a programmare interventi di messa in sicurezza del territorio esclusivamente facendo affidamento a finanziamenti regionali, ministeriali o europei.
In questo complesso e lento intrico, deve sapere che gli amministratori locali sono impegnati assiduamente a gestire ed intervenire per la sicurezza del territorio, oggi troppo compromessa per decenni di disattenzione e di mancata programmazione statale.
Certamente, l’unico problema che non ci sentiamo di doverci fare carico è quello della capacità di programmare e spendere risorse al riguardo.
Fortunatamente, la Regione Emilia-Romagna è molto attenta e celere nel capire la gravità delle situazioni e nel fornire a noi amministratori gli strumenti finanziari e tecnici per intervenire in tempi ragionevoli, ma ciò che è necessario è invertire la politica di gestione del territorio che deve passare da una politica di gestione dell’emergenza a una strategia di programmazione, sicurezza e prevenzione.
Su questo aspetto, purtroppo, noi amministratori locali vediamo ancora molta miopia e ci attendiamo da lei una svolta nella politica di gestione del territorio nazionale, alla quale noi siamo pronti a dare il nostro contributo e a dar seguito immediatamente agli interventi che riceveranno adeguati e programmati stanziamenti.
Cercando di superare gli stati d’animo di certe dichiarazioni, attendiamo fiduciosi adeguate risposte concrete, all’altezza di una Nazione che vuole crescere imparando anche dagli errori".
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento