L'Isola Dolcini diventa una "Riserva Creattiva"

La mostra Riserva Creattiva, dedicata alle artiste italiane che hanno usufruito di una borsa a sostegno di un'esperienza creativa residenziale all’estero, propone tre progetti di ricerca realizzati fra il 2019 e il 2020. Durante l’inaugurazione, che si terrà oggi alle 16, nelo spazio espositivo Isola Dolcini, presso Palazzo Dolcini, a Mercato Saraceno, sarà possibile conoscere i tre percorsi di ricerca compiuti dalle artiste Sabrina Muzi, Silvia Bigi e Alessandra Carosi.

Con il progetto TEMPS D’ARRÊT (2019), Sabrina Muzi ha condotto un’indagine sul senso di delimitazione dei luoghi intesi nella loro duplice valenza di rifugio ed estraneità. Durante l’esplorazione della città di Québec, l’artista ha attivato un dialogo interattivo con le persone, incontrate per caso, che sono state invitate a sostare all’interno di spazi temporanei, disegnati sul suolo urbano. La raccolta delle impressioni vissute dalle persone auto costrette a questa forma di isolamento temporaneo, completano la fase di ricerca, poi sviluppata attraverso un’installazione realizzata con materiali visivi e sonori che traducono in un apparato formale dal carattere simbolico le esperienze vissute dai partecipanti.

Con FROM DUST YOU CAME (and to dust you shall return) (2020), Silvia Bigi ha cercato di restituire quello stato di mutevolezza e precarietà, occasionato dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, nell’esperienza di fruizione artistica e il mancato rapporto con la materialità, e cioè con il corpo dell’opera, soppiantato dalla sua dimensione digitale che l’artista definisce come “Un processo di dissoluzione in corso già da diversi decenni, che la pandemia ha semplicemente accelerato” e che l'ha portata poi a interrogarsi sullo scarto subìto, su ciò che questa rivoluzione ha lasciato ai margini. L’installazione risultante riflette sulla nozione di distanza: l’assenza delle opere realizzate in un mese di residenza in Québec, nello spazio espositivo, spinge lo spettatore a misurarsi con un’esperienza mancata, e ad accettarne il fallimento e, allo stesso tempo, suggerisce un altrove dove le cose si manifestano in una loro esistenza oggettuale grazie ad un meccanismo tecnologico basato su un atto di fiducia chiesto al visitatore sotto forma di un piccolo sforzo partecipativo per incontrare, opere e artista in una nuova dimensione.

In UNTITLED (2020), Alessandra Carosi ha inteso indagare il concetto di identità catalana attraverso un progetto di ricerca fotografica focalizzato sugli aspetti del non visibile che rendono la Catalogna uno status di appartenenza. La ricerca è iniziata nel territorio circostante la città di Girona con l’intento di individuare gli elementi chiave ed i concetti simbolo, che concorrono alla definizione del concetto di identità, per arrivare poi, attraverso il ritratto fotografico, all’individuazione di personaggi di riferimento, abitanti della città, che diventano gli ambasciatori dell’identità catalana. Elementi emotivi ed umani che l’artista ricontestualizza nei suoi “poemi visivi”, consistenti in ritratti di persone affiancate a scatti di oggetti specifici ambientati in still life, dettagli urbani, astrazioni e vedute di luoghi.

"Riserva Creattiva" è organizzata dall'Associazione artéco Aps in collaborazione con Bòlit Centre d’Art Contemporani Girona e La Chambre Blanche di Québec, con il sostegno del Comune Di Mercato Saraceno e della Regione Emilia-Romagna.

La mostra, che aderisce alla 17esima Giornata del Contemporaneo, a cura di Amaci, resterà aperta fino al prossimo 9 gennaio con i seguenti orari: sabato 15-18, domenica 10- 12. Chiusa il 25, 26 dicembre e l'1 gennaio.