Morto a Sarsina, prima del concerto, Oleh Yarovyi, tenore dell’Opera nazionale di Kiev

Si è accasciato al suolo martedì sera al cineteatro Silvio Pellico di Sarsina, prima di andare in scena, e non ha più ripreso conoscenza. È morto così Oleh Yarovyi, 46 anni, primo tenore dell’Opera nazionale di Kiev, che era fuggito dalla guerra in Ucraina trovando rifugio assieme ai suoi colleghi a Ravenna grazie a un'iniziativa organizzata anche dal Ravenna Festival. Martedì sera avrebbe dovuto tenere un concerto per sostenere la causa del suo popolo (vedi notizia richiamata), uno dei tanti che da quando aveva deciso di rimanere a Romagna, aveva iniziato a fare.

Molti degli artisti dell’Opera nazionale sono tornati a casa l’estate scorsa ma Oleh aveva deciso di restare e aveva fatto arrivare da Kiev, la sua città, moglie e figlio per proteggerli. “Il figlio di Oleh aveva qualche problema di salute e non riusciva a dormire a Kiev per il rumore delle contraeree e delle bombe che cadevano - spiega Vladimir, ucraino residente a Ravenna, che per mesi è stato il traduttore degli artisti ucraini -. Per questo Oleh, quando i suoi colleghi erano tornati a Kiev, aveva deciso di licenziarsi e stare qui, almeno fino alla fine della guerra. Aveva trovato un impiego al circolo tennis Zavaglia ma non aveva smesso di fare concerti, la sua vera passione, per far conoscere la causa del popolo ucraino”. Fino a martedì.

Vladimir l’ha incontrato l’ultima volta proprio lo scorso week-end: “Era solare, come sempre e pronto a qualsiasi sfida, per la sua famiglia”.

Ora la moglie e il figlio vorrebbero riportare le sue spoglie in patria, ma servono aiuti economici. Il suo corpo è alla camera mortuaria, a Ravenna. Il funerale si terrà domani nella chiesa della camera mortuaria alle 15,30 per poi partire per il cimitero dove verrà cremato. Oggi, alla camera mortuaria, per rendergli omaggio anche la presidente onoraria del Ravenna Festival Cristina Mazzavillani Muti.