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Nessuna emergenza E45? Sindacati e associazioni di categoria non ci stanno e scendono in piazza

In un comunicato congiunto, Cgil-Cisl-Uil del territorio, Cna Forlì-Cesena, Confartigianato Cesena, Confcommercio Cesena, Confesercenti Cesenate, Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì-Cesena e Rete PMI Romagna stigmatizzano la mancata concessione dello stato di emergenza da parte del Governo. Questo sabato a Bagno di Romagna sarà organizzata un'iniziativa pubblica.

Nessuna emergenza E45? Sindacati e associazioni di categoria non ci stanno e scendono in piazza

In un comunicato congiunto, Cgil-Cisl-Uil del territorio, Cna Forlì-Cesena, Confartigianato Cesena, Confcommercio Cesena, Confesercenti Cesenate, Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì-Cesena e Rete PMI Romagna stigmatizzano la mancata concessione dello stato di emergenza da parte del Governo. Per questo sabato 13 aprile (a tre mesi dalla chiusura dell’E45) saranno a Bagno di Romagna per un'iniziativa pubblica di protesta, come quella già indetta per il 16 febbraio scorso e poi rinviata (sulla base di promesse disattese).

"La nota governativa dei giorni scorsi, con la quale si è rigettata la richiesta della dichiarazione di “emergenza nazionale” per la questione “E45” e si sono negati interventi di sostegno economico per aziende e cittadini del territorio interessato, lascia attoniti e stupiti - scrivono le associazioni - Sul fatto che centinaia di imprese e migliaia di cittadini stiano vivendo un momento di grandissima difficoltà e che un intero sistema imprenditoriale, già messo a dura prova dalla congiuntura, rischi la propria sopravvivenza, è per noi un dato incontestabile. Che si tratti di una situazione di emergenza assoluta, determinata dall’incuria di altri rispetto ad un vitale asse viario è altrettanto certo. Non conosciamo gli elementi che possono aver determinato la posizione governativa, rispetto a quelli che avevano fatto spendere parole di impegno e vicinanza a ministri e sottosegretari della stessa compagine. Oltre a questo, ci domandiamo cosa abbia impedito di avviare i cantieri sulla viabilità alternativa all’E45 così come promesso. Per tutti questi motivi, riteniamo la risposta del Governo inadeguata rispetto alle dimensioni del problema".

"Abbiamo sempre mantenuto comportamenti rispettosi e responsabili in relazione agli interessi che rappresentiamo, sostanziandoli attraverso modalità tali da evitare strumentalizzazioni a fini politici, tanto da revocare una manifestazione pubblica già indetta di fronte alla promessa di un Ministro perché, per noi, la promessa di un rappresentante della Repubblica italiana ha più valore di qualsiasi garanzia. Vogliamo ancora credere che sia possibile riconsiderare le posizioni assunte. Crediamo che l’iniziativa di sabato 13 aprile sia l’occasione giusta per sensibilizzare nuovamente circa le reali dimensioni del problema e sulle conseguenze che lo stesso ha determinato e determinerà in misura maggiore nei mesi a venire. Invitiamo tutti gli attori del nostro territorio ad essere presenti all’appuntamento, esprimendo attraverso una voce unica la richiesta di non essere lasciati soli".

Fonte: Comunicato stampa
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