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Lavoro

Stato di agitazione per le Terme Sant'Agnese

I sindacati lamentano una "disorganizzazione dell’attività lavorativa" e chiedono una "selezione trasparente del personale"

foto: www.termemiliaromagna.it

"La situazione affrontata quotidianamente dai lavoratori e dalle lavoratrici della struttura Sant’Agnese di Bagno di Romagna è diventata insostenibile", lo scrivono in un comunicato congiunto i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. "Le segnalazioni già formalizzate e presentate all’azienda con lettere ed incontri ad hoc da sindacati e Rsu - fanno sapere le tre sigle - non hanno trovato alcuna soluzione e anzi proseguono nel mancato rispetto delle normative".

I sindacati lamentano una “disorganizzazione” dell’attività lavorativa con "turni estremamente lunghi e pesanti, accompagnati all’imposizione unilaterale di ore di ferie non programmate e senza alcun preavviso", denunciando "l’assenza di programmazione e la mancata volontà da parte dell’azienda di cercare di conciliare i tempi di vita e quelli di lavoro".

Le "irregolarità" segnalate da Cgil, Cisl e Uil "comprendono anche la prosecuzione di assunzioni senza il rispetto delle normative previste per le aziende a partecipazione pubblica e dalla contrattazione integrativa aziendale".

Per questi motivi è  stato "proclamato lo stato di agitazione, con conseguente blocco delle flessibilità, del lavoro straordinario e supplementare". "Una decisione - affermano i tre sindacati - necessaria per spezzare la disorganizzazione che non consente la normale e serena attività lavorativa dei dipendenti e per ribadire la necessità di una selezione del personale trasparente e in linea con i dettami di legge, che osservi i bandi pubblici e la graduatoria aziendale".

Sotto la lente di Cgil, Cisl e Uil anche le "tante dimissioni occorse sotto l’attuale dirigenza, che ammontano quasi al 45 per cento del totale della forza lavoro, sia di personale di consolidata esperienza, sia di nuovi assunti".

Con lo stato di agitazione dipendenti e sindacati chiedono "l’immediato rispetto della turnazione, delle pause e dell’orario contrattualmente previsto, delle condizioni previste all’interno del contratto collettivo aziendale in vigore e delle normative di legge a tutela della salute e sicurezza, nonché il pagamento puntuale in busta paga delle prestazioni effettuate".

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